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Covid, in Italia nuova indagine sulle varianti: 53 tamponi dalla Sicilia

Di Redazione |

ROMA – Parte una nuova indagine rapida «quick survey» dell’Istituto superiore di sanità (Iss) per stabilire una mappatura sul territorio italiano del grado di diffusione delle varianti di Sars-Cov-2 definite Uk, Brasiliana e Sudafricana. L’indagine è coordinata dall’Iss con il supporto della Fondazione Kessler e in collaborazione con ministero della Salute, Regioni e PPAA. Lo prevede una circolare del ministero.

L’obiettivo è identificare, tra i campioni con risultato positivo per SARS-CoV-2 in RT-PCR, possibili casi di infezione riconducibili a varianti. La valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 18 febbraio.

La circolare, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, sottolinea dunque la «necessità» di valutare la diffusione delle varianti SARS-CoV-2 VOC 202012/01 (ovvero lineage B.1.1.7-Regno Unito), P1 (ovvero Brasiliana) e 501.V2 (ovvero lineage B.1.351- Sud Africana) sul territorio nazionale.

Questa valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 18 febbraio 2021 – come prime infezioni, non follow-up -da analizzare: con sequenziamento Sanger dell’intero gene S (spike); oppure con sequenziamento di parte del gene S purchè identificate tutte le mutazioni/delezioni attribuibili a una delle tre varianti; oppure con sequenziamento in NGS. 

L’indagine Iss per la rilevazione delle varianti verrà condotta, si legge nella circolare del ministero della Salute, su un totale di 1.058 campioni positivi a SarsCov2. Si considereranno 4 macroaree: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.

Il numero di campioni per ciascuna Regione PPAA è definito in base alla percentuale di casi notificati il 16/2/2021 sul totale di casi notificati nella macroaree: 42 Abruzzo,7 Basilicata, 11 Calabria, 95 Campania, 97 ER, 27 FVG, 123 Lazio, 22 Liguria, 167 Lombardia, 38 Marche,1 Molise, 57 Bolzano, 20 Trento, 76 Piemonte, 58 Puglia, 6 Sardegna, 53 Sicilia, 61 Toscana, 32 Umbria, 1 Valle d’Aosta, 64 Veneto.

Le 4 macroaree comprendono le seguenti Regioni/PPAA: Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), verranno analizzati in totale 265 campioni; Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), 266 campioni; Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), 254 campioni; Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia), 273 campioni.

Il campione da analizzare, si legge nella nota tecnica della circolare del ministero della Salute, andrà scelto in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo se possibile una rappresentatività geografica e per fasce di età. 

Ogni Regione/PPAA dovrà inviare entro entro il 1° marzo 2021 alle ore 12 i risultati aggregati relativi all’indagine rapida sulla diffusione delle varianti UK, Brasiliana e Sudafricana in Italia. Il termine è stabilito nella circolare del ministero della salute.

Tutti i dati ottenuti per la presenza di una delle tre varianti oggetto della valutazione, si legge, «dovranno essere altresì inseriti dalle Regioni e dalle PPAA nella piattaforma della Sorveglianza Integrata COVID-19 dell’Istituto Superiore di Sanità». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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