Calano ancora i ricoverati ma sui contagi in Sicilia non c’è ancora una discesa netta. E’ quanto emerge dal bollettino covid del 27 agosto diffuso dal ministero della Salute.
Nella nostra regione nelle ultime 24 ore sono stati diagnosticati altri 1.613 casi di covid con 10.349 tamponi processati. Ieri i nuovi casi erano stati 1.484 con 10.415 tamponi. Il tasso di positività sale così al 15,8% contro il 14,2% di ieri.
Negli ospedali siciliani i ricoverati per patologie legate al covid sono complessivamente 470 (-16), dei quali 443 in area medica con sintomi (-15) e 27 in terapia intensiva (-1).
I morti indicati dal ministero sono 13 e il totale delle vittime siciliane del virus sale così a 12.056.
LE PROVINCE.
Catania: 379.509 casi complessivi dall'inizio della pandemia (297 nuovi contagi)
Palermo: 372.567 (333)
Messina: 227.091 (302)
Siracusa: 143.055 (126)
Agrigento: 127.389 (135)
Trapani: 121.166 (155)
Ragusa: 111.489 (120)
Caltanissetta: 87.785 (96)
Enna: 45.106 (49).
IN ITALIA. Sono 21.805 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano 21.998. Le vittime sono 80, in calo rispetto alle 99 di ieri. I tamponi effettuati sono 158.286. Il tasso è al 13,8%, in calo rispetto a ieri, che era al 14,8%. Sono 227 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-4), mentre gli ingressi giornalieri sono 15. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 5.668, nelle ultime 24 ore 159 in meno. Gli attualmente positivi sono 682.575, rispetto a ieri 15.247 in meno. Dimessi e guariti sono 20.930.981 (+36.969) mentre il totale dei casi dall’inizio della pandemia è di 21.788.862 e quello dei decessi è di 175.306.
L'ESPERTO. «La realtà è che non c'è, per ora, alcuna corsa al rialzo dell’epidemia. Ad oggi, con gli ultimi dati disponibili riferiti a venerdì 26 agosto, i casi negli ultimi 7 giorni sono aumentati solo del 6%, ma anche questo aumento, come quello sensazionalistico del 18.7% di alcuni giorni fa, è frutto semplicemente di un maggior numero di tamponi effettuati negli ultimi 7 giorni, rispetto ai precedenti 7: 1 031 055 contro 998 874». Lo ha detto all’ANSA Antonello Maruotti, Ordinario di Statistica all’Università LUMSA e cofondatore dello StatGroup19, gruppo inter accademico di studi statistici sulla pandemia da Covid-19. «La presenza della giornata di Ferragosto, in cui si sono eseguiti un basso numero di tamponi, nella settimana con cui si fa il confronto per determinare la crescita, distorce in modo significativo le percentuali calcolate. Dopo due anni e mezzo di pandemia – afferma Maruotti – è grave che non si sappiano ancora interpretare correttamente i numeri e l’andamento dell’epidemia, dando informazioni fuorvianti e, a tratti, allarmistiche, senza un reale fondamento». I dati degli ultimi 21 giorni, rileva, «ci raccontano la storia attuale dell’epidemia. Il tasso di positività (casi/tamponi) è stato del 15.5%, 15.2% e 15.6%, a fronte di 160.467, 151.334 e 203.555 casi rispettivamente, nelle ultime tre settimane. Non ci sono differenze significative nei tassi di positività. Sapevamo, era ovvio, che il numero dei casi non sarebbe diminuito all’infinito; casi zero non è realistico. Tuttavia, il leggero aumento osservato negli ultimi 7 giorni è totalmente imputabile ad un maggiore numero di tamponi eseguiti e non ad una ripresa veloce del contagio».
«E' probabile che nelle prossime settimane, con il rientro nei luoghi chiusi e la ripresa delle attività, il numero dei casi settimanali non decresca, come invece fatto nel mese di Agosto, e potranno anche registrarsi oscillazioni al rialzo, ma sempre – conclude – su numeri ampiamente gestibili in questa fase». +