L’andamento della pandemia di Covid-19 in Italia conferma un trend in diminuzione dell’incidenza dei nuovi casi per 100mila abitanti e dei decessi. Ulteriore elemento positivo è che anche l’occupazione da parte di pazienti Covid dei reparti ordinari, che fino a qualche giorno fa si attestava sopra la soglia di allerta del 15%, è ora scesa al livello di soglia, mentre sono stabili le terapie intensive.
Un trend da confermare nei prossimi giorni, mentre sono al via da oggi le prime somministrazioni delle quarte dosi del vaccino anti-Covid per over80, ospiti delle Rsa e fragili dai 60 anni di età.
I dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 10 aprile indicano dunque che nelle ultime 24 ore è stabile al 15% l’occupazione di posti nei reparti ospedalieri di 'area non criticà da parte di pazienti Covid. Il dato è in leggera flessione rispetto al 15,5% registrato venerdì scorso nell’ultimo monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Tuttavia, la percentuale resta al 42% in Umbria e supera la soglia del 20% in altre 7 regioni: Calabria (32%), Sicilia (26%), Basilicata (25%), Puglia e Abruzzo (22%), Marche (21%) e Sardegna (21%). E’ stabile anche l'occupazione delle terapie intensive al 5% (un anno fa segnava il 39%) e solo la Sardegna (al 13%) supera la soglia di allerta del 10%. Un quadro in miglioramento è anche quello indicato dalle analisi del matematico del Cnr Giovanni Sebastiani, secondo il quale scendono le curve dell’incidenza, dei decessi e dei ricoveri nei reparti ordinari, sono in stasi gli ingressi giornalieri nelle terapie intensive e si intravedono i primi segnali di stasi della percentuale dei positivi ai test molecolari. I dati dei prossimi giorni, rileva, «ci permetteranno di stabilire se si tratta di fluttuazioni o di un segno iniziale di cambiamento di trend».
Intanto sono 28.368 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 53.253. Le vittime sono invece 115, in aumento rispetto alle 90 di ieri. Sono 192.782 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, rispetto ai 352.265.di ieri. Il tasso di positività è al 14,7%, in calo rispetto al 15,1% di ieri. Sono 466 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, uno in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate ed uscite. Gli ingressi giornalieri sono 30. I ricoverati nei reparti ordinari sono 10.256, ovvero 218 in più rispetto a domenica.
Oggi si terrà una conferenza al stampa al ministero della Salute (con il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, il direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini, e il direttore Prevenzione del Ministero, Gianni Rezza) per fare il punto sulla prosecuzione della campagna vaccinale e la somministrazione della seconda dose di richiamo (quarta dose).
L’invito generale resta comunque quello a non abbassare la guardia, con il virologo Fabrizio Pregliasco che esprime preoccupazione in vista delle prossime festività pasquali perché, avverte, «c'è un eccessivo senso del 'liberi tutti'». Altro invito è a mantenere l’utilizzo delle mascherine: «E' un azzardo -afferma l’esperto – eliminarle dall’1 maggio».
Che la pandemia mondiale non sia esaurita lo dimostrano anche le forti misure di contenimento messe in atto dalla Cina, dove la città di Guangzhou ha avviato test su 18 milioni di persone – a poche settimane dal lockdown dei 17 milioni di residenti della vicina Shenzhen – dopo che domenica il dipartimento locale della salute ha accertato 18 casi di Covid e 9 asintomatici.