Covid, controlli a campione nel Natale “presidiato” del ministro Lamorgese

Di Massimo Nesticò / 28 Novembre 2021

«E' il momento della responsabilità». Mentre l’arrivo della variante Omicron innalza l’allarme in Italia, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, lavora sulla stretta ai controlli determinata dal decreto legge che introduce il green pass rafforzato a partire dal 6 dicembre. Domani mattina la titolare del Viminale farà il punto in una riunione da remoto con i venti prefetti dei capoluoghi di regione, il capo della Polizia ed i comandanti generali di Carabinieri e Guardia di finanza. Il nodo, in particolare, è quello di assicurare verifiche a campione su bus e metropolitane. Le forze dell’ordine lamentano carenze negli organici, ma si punterà ad ottimizzarne al massimo l’impiego per garantire un Natale presidiato. Del resto, il premier Mario Draghi, in conferenza stampa dopo l’ultimo cdm, è stato chiaro: "le forze dell’ordine saranno mobilitate in modo totale. C'è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli». 

L’articolo 7 del decreto prevede che ciascun prefetto, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, adotti «un piano per l’effettuazione costante di controlli, anche a campione, avvalendosi delle forze di polizia e del personale dei corpi di polizia municipale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, in modo da garantire il rispetto dell’obbligo del possesso delle certificazioni». E', ha spiegato Lamorgese, «un impegno notevole per le forze dell’ordine, ma c'è tutto l’intento di fare il massimo. Peraltro finora non è che non abbiamo fatto nulla. Dall’1 gennaio sono state controllate 28 milioni di persine e 3,6 milioni di locali. Ora si farà di più con le forze che abbiamo». Pare dunque escluso un ulteriore ricorso ai militari. La coperta è corta, denunciano i sindacati di polizia. Ed anche la ministra ricorda "i tagli agli organici fatti ai tempi della spending review: se fossimo di più sarebbe meglio». 

Si tratta dunque di impiegare nel modo più efficiente il personale a disposizione, ricorrendo al supporto delle polizie locali e liberando il più possibile agenti dal lavoro amministrativi per dedicarli ai servizi di controllo. Il punto delicato è quello del trasporto pubblico. Impensabile pensare a verifiche puntuali a tappeto su bus e metro (solo a Roma si calcola ogni giorno un volume di 500mila passeggeri) . Saranno organizzati – con la collaborazione delle aziende municipalizzate che saranno chiamate a contribuire in sede di Comitato provinciale per l’ordine pubblico – verifiche a campione su capolinea di autobus e fermate della metropolitana, nonchè nelle principali stazioni per quanto riguarda i traffico ferroviario. Tenendo conto anche della necessità di non bloccare il servizio, specie in un periodo come quello delle festività con l’aumento delle persone giro. Sul tavolo anche l’ipotesi tornelli per la lettura dei pass, ma non è una soluzione immediata ed ha dei costi che le aziende non paiono disposte ad accollarsi così come quelli legati all’incremento del numero di controllori. Impossibile anche mettere un agente in ogni ristorante, bar o piscina: in questi casi Lamorgese auspica «la collaborazione dei gestori che devono vagliare il pass dei clienti così come nei cinema viene controllato il biglietto di chi entra». Sotto osservazione ci saranno poi le zone della movida e le aree cittadine a rischio assembramenti. Un potenziamento del monitoraggio ci sarà anche ai valichi di frontiera e negli aeroporti, specie alla luce della diffusione di Omicron. 

Dopo il confronto di domani che darà le indicazioni generali si riuniranno i Comitati provinciali che attiveranno i piani di controllo sulla base delle esigenze del territorio già nel prossimo weekend per farsi trovare pronti lunedì, quando entrerà in vigore il super green pass. Ogni settimana, poi, ciascun prefetto farà una relazione sui controlli svolti e la invierà al titolare del Viminale. 
 

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Pubblicato da:
Carmela Marino
Tag: controlli covid forze dell'ordine lamorgese natale omicron variante