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IL VIRUS

Covid, con la variante Eris in aumento contagi e decessi: 192 morti nell’ultima settimana

Lieve ondata di risalita dei casi

Di Redazione |

Sono in aumento i contagi e i morti Covid in Italia. Secondo il bollettino settimanale diffuso dal ministero della Salute, i nuovi casi di positività al virus sono 34.319 nella settimana 9-15 novembre, in salita del 28,1% rispetto ai 7 giorni precedenti quando erano stati 26.789. I decessi sono 192, in aumento del 17,8% rispetto alla settimana precedente, quando erano 163.

“Purtroppo l’arrivo e ormai l’evidenza di una presenza maggioritaria” in questo autunno 2023 “di Eris, la variante EG.5, che come tutte le varianti Omicron è sempre più contagiosa e immunoevasiva, facilita l’aumento dei contagi Covid. “Stiamo assistendo a un’altra onda di risalita fra le tante. Sono ondine, come succede quando si lancia un sasso in uno stagno, immagine che abbiamo imparato a conoscere”. E’ l’analisi del virologo Fabrizio Pregliasco, che commenta te i dati principali dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento di Covid, in cui tutti gli indicatori risultano perlopiù in aumento, dai casi ai decessi, fino all’occupazione di aree mediche e terapie intensive (anche se in misura più lieve).

“Rimane drammaticamente una sottovalutazione, una sottopercezione della gravità della malattia, che invece miete anche un bel pò di decessi – avverte l’esperto -. E anche se il dato per esempio delle terapie intensive”, reparti in cui l’occupazione da parte di pazienti Covid è all’1,4% (con 122 ricoverati, rispetto ai 102 della settimana scorsa), “valutato così asetticamente non inquieta dal punto di vista di sanità pubblica, non va sottovalutato il fatto che per chi è lì il ricovero non è certo una passeggiata”.

I fragili

Insomma, l’invito ai fragili è a “non sottovalutare”, spiega il docente dell’università degli Studi di Milano. “E’ chiaro che ormai non si fanno tamponi, anche giustamente, secondo disposizioni che sono peraltro ragionevoli. Ma va considerato comunque che il Covid sta circolando, e non solo questo virus. C’è un mix di condizioni ambientali favorenti. E sta cominciando l’influenza. Oggi siamo ancora in una fase di crescita dove prevalgono i virus simil-influenzali, ma la vera influenza è dietro l’angolo, dal momento che ce l’aspettiamo, come al solito, nel periodo più freddo, con la maggiore intensità nell’arco di dicembre-gennaio. Quindi – conclude Pregliasco – attenzione a queste problematiche”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA