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Covid, a Catania preoccupa la risalita dei casi. Cacopardo: «Messi male? Di più..»

Il primario del reparto di malattie infettive del Garibaldi spinge per la terza dose per bloccare la recrudescenza. Continua a restare bassa la vaccinazione in alcuni paesi della provincia come Misterbianco

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Il Covid ricomincia a fare paura anche se la barriera issata dai vaccinati continua a tenere lineare l'incidenza dei nuovi ricoveri negli ospedali di Catania e della provincia, che, però, registrano un lievissimo rialzo. Nella settimana di riferimento che riguarda l'esame di tutta la Sicilia il rischio di incidenza più elevato di nuovi casi è ancora a Catania che registra 79,9 nuovi casi di media giornalieri, cioè oltre 500 positivi a settimana. Ma il dato che preoccupa sempre più gli esperti è da mesi relativo al numero di persone non ancora vaccinate e soprattutto a quelle e di migliaia di over 60 che non vogliono sentirne di vaccinarsi.

«Purtroppo – spiega il primario di Malattie infettive del Garibaldi, prof. Bruno Cacopardo – ci attendiamo un ulteriore aumento dei casi che può arrivare a un ulteriore aumento dei casi che può arrivare a il 28% dei non vaccinati della provincia, all'incirca 100mila persone ai quali ne vanno aggiunti altri 160mila relativi a coloro che non ormai alla copertura vaccinale. Per questo è ormai necessaria la sommnistrazione della terza dose per debellare la recrudescenza. Nel caso delle persone vaccinate, si tratta di una fetta consistente di popolazione suscettibile e della quota di «responders» che è formata dai sanitari e dagli anziani vaccinati lo scorso gennaio che cominciano a registrare una decadenza degli insieme».

A questo punto quello che sta accadendo in alcuni paesi d'Europa e in alcune regioni d'alta Italia deve farci preoccupare? Protremmo ritrovarci nuovamente in una situazione molto difficile?  «Esatto. E non siamo solo messi male, di più… Hanno fatto male anche a ridimensionare i Covid center». Cacopardo vede nero per i prossimi mesi e in effetti poco tempo fa aveva detto che per stare mediamente tranquilli avremmo dovuto vaccinare non meno dell'85% delle persone immunizzabili. Catania e provincia invece marciano ormai a passo di lumaca e trascurano hanno immunizzato – dati dell'ultimo report,- il 72,51% di cittadini. Mancano all'appello quasi il 30% persone over 12 e si riceve a registrare non solo nuovi contagi a tre cifre, ma anche aule scolastiche messe in quarantena a causa di alcuni contagi.

In questo quadro che torna ad essere allarmante si inseriscono le parole del primario di Malattie infettive del Cannizzaro, Carmelo Iacobello che alcuni giorni fa, dalle pagine del quotidiano La Sicilia, ha lanciato l'allarme per il possibile arrivo della variante Delta plus direttamente dell'Inghilterra: «Questo virus – aveva detto – ci sorprende sempre di più per la sua capacità di raccogliere-. Adesso con l'arrivo della Delta plus i casi potrebbe aumentare perché questa variante è del 20% più infettiva della consorella Delta. Certo il numero di persone che nella nostra provincia non si sono ancora immunizzate continua a far tenere alta l'attenzione dei medici». Iacobello ha concluso dicendo che il numero di non vaccinati sia in Sicilia che in Italia e in Europa potrebbe portare alla nascita di una variante che prima o poi sarà in condizioni di «bucare» i vaccini e diventare nuovamente aggressiva nonostante la doppia vaccinazione. Non siamo ancora in queste condizioni, ma quello che sta avvenendo soprattutto in Europa, all'arrivo dei primi freddi, non fa dormire sonni tranquilli alle autorità e ai sanitari che contiene ad insistere sulla vaccinazione per contenere la circolazione del Covid.

Sul fronte della percentuale di immunizzati nell'ultimo report, sino al 27 ottobre – come abbiamo scritto più volte – solo Catania ha già immunizzato l'80% e passa dei cittadini. Meglio di Catania ha fatto Maletto con l'84%. Seguono Caltagirone col 79,85% e Scordia col 79,40%. Al di sopra del 70% Aci Bonaccorsi, Acicastello, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Grammichele, Mazzarrone, Militello, Milo, Mineo, Mirabella imbaccari, Raddusa, Ramacca, Randazzo, San Cono, San G. La Punta , S Gregorio, Viagrande, Vizzini e Zafferana. Ultima col 61,50% di vaccinati Misterbianco e penultima col 61,87% Camporotondo. Il resto dei paesi non supera il 70%. Sono proprio questi centri al di sotto del 70% e dell'80% a contribuire nel fissare i media della provincia di vaccinati al 72,51% piuttosto lontani dal trend fissato. Inoltre una provincia come quella etnea, con oltre un milione di abitanti contribuisce a relegare tra i fanalini di coda la Sicilia che al contrario in altre aree, come quella palermitana viaggia ormai salda sopra l'80%.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA