Coronavirus, test rapido: ecco come funziona

Di Redazione / 03 Aprile 2020

Il “test rapido” per il nuovo coronavirus è in grado di rilevare la presenza di anticorpi IgG e IgM del virus SARS-CoV-2 in campioni umani di sangue intero.

Questo test quindi si basa sulla ricerca delle immunoglobuline di classe G e di classe M, nel sangue umano.

Cosa sono le Immunoglobuline?
Le immunoglobuline sono un’importantissimo componente del sistema immunitario. In particolare, sono proteine prodotte da determinate cellule, denominate “plasmacellule“. Queste plasmacellule producono le immunoglobuline quando l’organismo entra a contatto con agenti esterni che vengono riconosciute dal sistema immunitario come “estranei”.

Il sistema immunitario, di conseguenza, andrà a riconoscere gli antigeni di questi agenti esterni come antigeni estranei. Esistono cinque classi di immunoglobuline:

Immunoglobuline M (IgM), Immunoglobuline G (IgG), Immunoglobuline A (IgA), Immunoglobulina D (IgD), Immunoglobulina E (IgE)

Questo test si avvale soltanto delle IgG e delle IgM. Differenza tra IgG e IgM

Le IgM vengono prodotte dall’organismo quasi immediatamente, quando si entra a contatto con un agente esterno (come batteri, virus e altri microrganismi). Forniscono la prima linea di protezione. La presenza di IgM ci indica quindi che vi è un infezione in corso e forniscono una protezione a breve termine.

Le IgG, invece, aumentano solo dopo qualche settimana, successivamente si ha una loro diminuzione che porta ad una stabilizzazione finale. Una caratteristica importante delle IgG è che l’organismo è in grado di conservarle e mantenere quindi una “memoria” di queste immunoglobuline.

Questa memoria viene “immagazzinata” e servirà nel caso in cui l’organismo entrerà nuovamente a contatto con lo stesso antigene. Se questo accade, il sistema immunitario sarà in grado di produrre un esercito di “cloni” in maniera molto rapida ed eliminare l’agente infettivo.

La presenza di IgG ci indica che siamo entrati a contatto con quel determinato antigene in precedenza poiché abbiamo conservato in memoria queste immunoglobuline. Le IgG forniscono, quindi, una protezione a lungo termine contro i microrganismi.

Come funziona il test rapido?
Il campione reagisce con le particelle rivestite dell’antigene del virus SARS-CoV-2 presente all’interno della cassetta del test. La miscela migra quindi verso l’alto sulla membrana cromatograficamente per azione capillare e reagisce con le IgG e le IgM antiumano nella zona della linea di test.

Pertanto, se il campione contiene anticorpi IgG SARS-CoV-2, comparirà una linea colorata nell’area della linea di test IgG, mentre se il campione contiene anticorpi IgM SARS-CoV-2, comparirà una linea colorata nell’area della linea di test IgM. Il test darà quindi esito positivo.

Se, invece, il campione di sangue non contiene nè anticorpi IgG nè anticorpi IgM del virus SARS-CoV-2, nessuna linea colorata comparirà in nessuna delle aree delle rispettive linee di test, indicando un risultato negativo.

Un altro parametro importante è la presenza della linea colorata nell’area “C“, la quale indica il controllo e deve essere sempre presente. Se nessuna linea dovesse essere presente in quest’area, il test deve essere considerato invalido.

Come si esegue il test?
Il procedimento è molto semplice.

Intanto bisogna sempre ricordare di disinfettare il polpastrello, dove si intende eseguire l’iniezione (preferibilmente il dito medio), con alcol per evitare eventuali infezioni.

A questo punto si prende il pungidito sterile che si trova nel kit e si preme contro il polpastrello del dito medio. Generalmente non si usa mai la prima goccia di sangue ma si fanno uscire alcune gocce prima di prelevarne una.

Con il contagocce in posizione verticale si raccoglie il sangue e si trasferisce una goccia di sangue intero sul pozzetto di raccolta del campione. Successivamente si aggiungono 2 gocce di buffer e si avvia il timer.

A questo punto si aspetta che una o più linee compaiano nelle varie aree della card. Il risultato va sempre letto dopo 10 minuti e non oltre i 20 minuti


(da microbiologia.it https://www.microbiologiaitalia.it/virologia/i-nuovi-test-rapidi-per-il-coronavirus-come-funzionano/)

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Tag: come funziona il test rapido coronavirus test rapido