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Coronavirus, Musumeci sullo Stretto: «Adesso controlli potenziati, ma prima ho dovuto gridare»

Di Redazione |

Palermo – “Fino a ieri (domenica, ndr) erano centinaia le persone che entravano in Sicilia senza averne titolo perché il governo nazionale non aveva predisposto a Villa San Giovanni la barriera. E’ lì che fino a ieri notte non c’erano i necessari controlli. Ho fatto la rimostranza e la nota di protesta al ministro dell’Interno che stamattina (ieri, ndr) ha collocato 85 uomini in divisa a Villa San Giovanni, perché bisogna gridare per avere i propri diritti in questa terra di Sicilia. Bisogna gridare”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo ieri sera su Rete 4 alla trasmissione Stasera Italia, intervistato da Barbara Palombelli.

“Ho emesso un’ordinanza con cui chiedevo che la Sicilia restasse chiusa – ha aggiunto – ed è ancora vigente la mia ordinanza. Quelli che passano e arrivano a Messina sono i sanitari. Sono coloro che hanno bisogno di sbarcare perché autorizzati dal governo nazionale e dal governo regionale. Purtroppo fino a ieri notte non era così, perché entrava anche chi non aveva titolo”. “Abbiamo disposto – ha proseguito il governatore – la riduzione da 24 a 4 delle corse di traghetti, soltanto per il personale che ne ha titolo. Gli altri se ne possono tornare al Nord. Quando venti giorni fa dicevo che quelli del Nord avrebbero fatto bene a non scendere in Sicilia fui contestato da tutti”. “Non debbono imbarcarsi – ha aggiunto Musumeci -. Vengono controllati uno per uno. Io starò tranquillo quando sarà finita questa emergenza. Nella corsa delle 18.20 c’erano solo 58 vetture e 210 passeggeri, tutti legittimati perché appartengono a categorie autorizzate”.  

Frattanto il sindaco di Messina Cateno De Luca, che ieri sera aveva presidiato il porto di Messina per controllare gli arrivi dallo Stretto, stamattina è tornato agli imbarcaderi, salendo anche a bordo di un traghetto che lo ha portato a Villa San Giovanni:  «Ci sono 40 auto bloccate con 80 persone a Villa San Giovanni nel piazzale Anas fermate dalle forze dell’ordine per irregolari dichiarazioni e che stanno bloccando l’arrivo in Sicilia anche delle merci», ha dichiarato il primo cittadino di Messina.

«Ho parlato – prosegue De Luca – con l’assessore e il vicesindaco di Villa San Giovanni che mi hanno confermato la presenza di queste auto ferme che stanno bloccando anche l’accesso delle merci ed è grave che questo accada. Sembra che queste persone non vogliano tornare indietro, e quindi qualcuno dovrà fare qualcosa. Inoltre ora le istituzioni statali si dovranno occupare di queste persone alle quali l’assessore di Villa San Giovanni ha fatto avere già prima assistenza. Il problema come ho detto anche ieri – conclude il sindaco – è che i controlli non funzionano in questo modo, queste auto e queste persone che non hanno autorizzazioni valide si devono bloccare prima, non quando arrivano a Villa San Giovanni o a Messina».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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