ROMA – Netta accelerazione per l’atteso via libera europeo al vaccino anti-Covid delle aziende Pfizer-BioNTech. L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) si riunirà infatti il 21 dicembre, e non più il 29 come era stato annunciato, per decidere in merito all’approvazione del vaccino. Un anticipo dei tempi richiesto anche dal ministro della Salute Roberto Speranza e condiviso dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale ha annunciato che è «probabile che i primi europei siano vaccinati prima della fine del 2020».
Intanto, buone notizie arrivano anche per il vaccino dell’azienda statunitense Moderna, che ottiene un primo disco verde dall’Autorità statunitense per i farmaci Fda. Lo staff Fda ha infatti definito il siero «efficace e sicuro» in un rapporto reso pubblico in vista della decisione ufficiale del 17 dicembre sull’uso d’emergenza del vaccino. E’ efficace al 94,1%, rileva la Fda confermando i risultati precedentemente diffusi dalla società.
Ma se in Usa la campagna vaccinale è già partita, a fare pressione sull’Ue per accelerare il processo di approvazione del prodotto Pfizer è stata innanzitutto la Germania dopo che vari Paesi – tra cui Gran Bretagna, Canada e, appunto, Stati Uniti – stanno già iniziando ad usarlo. Sulla stessa linea anche Speranza: «Il mio auspicio – ha detto – è che l’Ema, nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer-BioNTech in anticipo e che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei Paesi dell’Ue».
Ma in Italia «i primi significativi effetti della vaccinazione li avremo in primavera – ha sottolineato il premier Giuseppe Conte -. Già a gennaio avremo le prime dosi e gli esperti indicano tra i 10 e i 15 milioni di abitanti vaccinati per ottenere questo effetto in primavera inoltrata, prima dell’estate».
L’obiettivo resta quello di un avvio comune della vaccinazione negli Stati membri. Sulla questione si è tenuta oggi una videoconferenza tra i ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera, che hanno identificato alcuni aspetti essenziali riguardo la campagna vaccinale che dovrebbero essere coordinati dagli stati membri. Coordinamento e accelerazione sono, dunque, le parole d’ordine, come conferma von der Leyen,: «Ogni giorno conta. Lavoriamo alla massima velocità per autorizzare i vaccini per il Covid 19. Accolgo le novità Ema che anticipano l’incontro per discutere del vaccino Pfizer prima di Natale».
Che la tabella di marcia si faccia a questo punto serrata lo conferma anche Guido Rasi, ex direttore esecutivo Ema. Il previsto passaggio alla Commissione europea per l’approvazione definitiva del vaccino Pfizer, spiega, «potrebbe avvenire con tutta probabilità entro 48 ore dal via libera dell’Ema». A quel punto, «il vaccino sarebbe utilizzabile dal giorno dopo nei Paesi Ue». Se la macchina distributiva e la logistica sono pronte, e con la contestuale e immediata validazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, «la campagna vaccinale in Italia potrebbe dunque partire – afferma – già il 28-29 dicembre».
Quanto alle dosi, da contratto Pfizer fornirà all’Italia 8,749 milioni di dosi nel primo trimestre 2021 e 26,92 milioni complessive (in totale l’Italia ha già opzionato 202.573.000 dosi da varie aziende). Dal canto suo, la multinazionale sta valutando vari altri siti produttivi già esistenti, in Europa e negli Stati Uniti, che siano adeguati a rafforzare la produzione del vaccino.
Sul fronte italiano, da gennaio a marzo 2021 il nostro paese dovrebbe avere assicurati 10 milioni di dosi da Pfizer e Moderna ed è previsto che si vaccinino per primi gli operatori sanitari. Oltre a loro, ha confermato il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, verranno vaccinati anche il personale e gli ospiti anziani delle Rsa. Poi la campagna procederà vaccinando prima gli anziani. E domani con il ministro Speranza, il commissario Arcuri e il capo della Protezione civile Borrelli, ha annunciato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, si terrà la riunione finale per varare il piano vaccini.