CATANIA – Tornano a salire i casi di coronavirus in Sicilia, così come i decessi. Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute, in Sicilia dopo gli 808 contagi di ieri su 7.094 tamponi processati, si contano infatti 914 nuovi casi su 7.091 tamponi. Oltre cento casi in più con lo stesso numeri di test. E sale anche il numero delle vittime: 32 contro le 21 di ieri.
Mentre a livello nazionale si registra un netto calo dei nuovi contagi (12.030 i nuovi positivi contro i 17.938 del giorno precedente) l’Isola in controtendenza riporta un incremento dei nuovi casi.
Le nuove 914 diagnosi di infezione da Sars-Cov-2 in Sicilia fanno salire il numero degli attuali positivi nell’Isola a 35.841, di cui 34.415 (ieri erano 34.295), 1.237 ricoverati in ospedale con sintomi (ieri erano 1.226), 189 ricoverati in terapia intensiva con 12 nuovi ingressi rispetto al giorno precedente.
I casi totali di coronavirus in Sicilia dall’inizio della pandemia sono invece 79.104, le guarigioni sono 41.264 (+760 rispetto a ieri), i decessi invece toccano quasi quota 2.000, sono infatti 1.999 con un incremento di 32 vittime rispetto al giorno precedente.
Catania resta un caso a livello regionale, con il maggior numero di contagi e di vittime. Livello provinciale infatti gli ultimi 914 contagi sono così suddivisi: 373 a Catania, 214 a Palermo, 201 a Messina, 71 a Siracusa, 27 a Caltanissetta, 14 a Ragusa, 13 a Enna, 1 a Trapani e 0 ad Agrigento.
Sono 12.030 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, quasi seimila (5.908) in meno rispetto a quelli fatti registrare ieri. Un numero molto positivo, che però va legato anche alla diminuzione dei tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, che sono stati 103.584 contro i 152.697 dell’ultimo rilevamento.
I deceduti nell’ultimo giorno sono stati 491, con il numero totale delle vittime da inizio pandemia che ha superato quota 65mila (65.011).
Gli attualmente positivi sono 675.109 (circa 11mila in meno di ieri), dei quali 644.249 in isolamento domiciliare. Il totale dei ricoverati è di 27.765 (30 in più di ieri), dei quali 3.095 in terapia intensiva (63 in meno di ieri, ma con 138 nuovi ingressi).
La regione che ha il maggior numero di nuovi positivi è il Veneto con 2.829, seguita dell’Emilia Romagna 1.574 e dal Lazio 1.315. Solo 14 nuovi casi in Valle D’Aosta.
Veneto, Campania e Lazio sono le regioni con il maggior numero di attualmente positivi, mentre dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri la regione più intasata continua ad essere la Lombardia con più di 5mila posti letto occupati, seguita da Piemonte e Lazio. 685 invece sono i ricoverati in terapia intensiva della Lombardia (21 nuovi), seguita da Lazio e Veneto. Solo 61 i ricoverati in Molise con appena 8 pazienti in terapia intensiva.
Nelle ultime 24 ore in Basilicata e Friuli Venezia Giulia nessun nuovo paziente è stato ricoverato in terapia intensiva.
In Italia l’indice di contagiosità del virus SarsCoV2 è tornato a salire a 0,89 e, sebbene i casi registrati nelle ultime 24 ore indichino un calo, la situazione epidemiologica nel nostro Paese è indubbiamente difficile. I 491 decessi in più rispetto a ieri hanno spinto il totale delle morti oltre la soglia di 65.000, con 65.011.
Non induce all’ottimismo la situazione stazionaria degli ingressi nelle unità di terapia intensiva, né il rapporto fra casi positivi con 103.584 tamponi eseguiti, risalito all’11,6%. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, «sono numeri ancora molto significativi. E’ vero che nelle ultime settimane c’è stata una lieve flessione per le misure adottate, ma la battaglia non è vinta e ci vuole ancora tantissima cautela. Ci vuole poco a tornare indietro e vanificare gli sforzi delle ultime settimane».