E’ stato siglato un nuovo accordo tra la Regione e l’Aiop Sicilia per coinvolgere gli ospedali privati accreditati nella rete ospedaliera regionale per la gestione dell’emergenza Covid-19 in vista del picco che potrebbe arrivare a metà aprile.
Lo dice l’Aiop sicilia che aggiunge: l’accordo prevede il pieno coinvolgimento delle strutture sanitarie private secondo diversi livelli e tipologie, ciascuna secondo la propria vocazione. L’obiettivo arrivare ad una migliore integrazione nel sistema di assistenza e cura e potenziare le azioni messe in campo per far fronte all’epidemia del coronavirus. In particolare tra gli ospedali privati sono previste 3 tipologie di strutture: No Covid, Covid Hospital, e Covid Center a seconda delle cure e delle diverse esigenze dei pazienti che verranno accolti.
Nei «No Covid» andranno pazienti affetti da altre patologie che verranno dirottati dalle strutture pubbliche per far posto all’emergenza; nei «Covid Hospital» andranno pazienti affetti da Covid19 e nei «Covid Center» andranno pazienti già in ripresa dopo la fase acuta che non possono però ancora essere dimessi.
L’Aiop sta effettuando una ricognizione sulle strutture dell’isola verificando la disponibilità di posti e reparti tra le aziende associate. Le strutture private formalizzeranno, tramite l’Aiop, le rispettive disponibilità al Dipartimento di pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute e all’Asp di competenza, corredate anche da relazioni tecniche relative alla disponibilità di ossigeno per l’eventuale gestione dei pazienti Covid-19. Poi il Dipartimento di prevenzione della Asp territorialmente competente, effettuerà un sopralluogo nelle strutture che daranno la propria disponibilità per verificare la sussistenza dei requisiti minimi. Solo l’esito del sopralluogo «senza rilievi» costituirà autorizzazione all’esercizio dell’attività per tutta la durata del periodo emergenziale e per ogni eventuale periodo di sua proroga. Saranno quindi firmati i contratti aggiuntivi per le prestazioni erogate in deroga alle disposizioni vigenti e a valere sul fondo per l’emergenza nazionale.