Covid-19
Catania, al Cannizzaro nuovi ambulatori per vaccini anti-Covid
CATANIA – Sono entrati in funzione i nuovi ambulatori dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania dedicati alla vaccinazione anti-Covid. Sono stati realizzati al piano -1 dell’edificio ‘S’ grazie alla rimodulazione di spazi in uso alle attività riabilitative, che sono state trasferite in altri locali. L’area di circa 50 metri quadrati comprende quattro box con poltrona e lettino, una stanza per l’osservazione post-somministrazione, la postazione informatica utile alla registrazione in piattaforma telematica, un ambiente per la preparazione delle dosi in assenza di rischi di contaminazione con cappa, frigorifero e banco di lavoro. L’ingresso è accessibile anche con autoambulanza ed è attrezzato con desk accettazione. Apposita segnaletica garantisce il distanziamento e differenzia i percorsi. La presenza di medici anestesisti rianimatori nello stesso edificio (all’Utir che è la piano 2) offre la possibilità di assistenza specialistica nella rara eventualità di shock anafilattico post-somministrazione. L’attività vaccinale è costantemente presidiata da personale medico e infermieristico.
da sinistra il direttore generale Salvatore Giuffrida e il direttore di Malattie Infettive Carmelo Iacobello
All’apertura erano presenti tra gli altri il direttore generale Salvatore Giuffrida, la direttrice sanitaria Diana Cinà, e il direttore di Malattie infettive, Carmelo Iacobello. “I nuovi ambulatori consentono di proseguire in sicurezza la somministrazione dei vaccini al personale individuato in questa prima fase della campagna – ha spiegato Giuffrida – e nel prosieguo saranno a disposizione del Servizio sanitario regionale, su indicazione dell’assessore Ruggero Razza, per l’estensione della vaccinazione al resto della popolazione. Ringrazio i tecnici, le maestranze e i collaboratori che lavorando alacremente anche durante le festività hanno permesso la realizzazione dei lavori in pochi giorni». Fino a ieri, la vaccinazione si è svolta negli ambulatori dell’edificio L e ha interessato oltre 1.400 operatori fra personale del Cannizzaro, delle centrali 112 e 118 e delle realtà che collaborano all’assistenza in ospedale.
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