PALERMO – «Dopo quanto si legge oggi sul giornale La Sicilia o ascoltare l’audio in allegato del dirigente a capo del coordinamento dei dati della sanità siciliana, purtroppo i dubbi che sorgono non sono pochi. Il governo centrale per prendere decisioni corrette, chiaramente necessita di dati corretti, ma forse in Sicilia alla politica che ci governa importa solo il “colore” per continuare a fare propaganda». Lo dice il vice ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri in una nota. «Forse non è chiara una cosa, – aggiunge – il colore delle zone differenziate, non è un premio o un giudizio del Governo, è il risultato del confronto di 21 parametri, che riguardano anche le condizioni della sanità regionale, per garantire in sicurezza aperture e spostamenti dei cittadini. Chiudere tutto e tornare tutti indistintamente in lockdown sarebbe la decisione più semplice da parte del Governo Conte, invece no! Perché oltre alla difesa della salute va salvaguardata anche la tenuta economica di un intero territorio. Per questo raccogliere i dati in modo puntuale e corretto è fondamentale». «Se i numeri di posti in terapia intensiva della regione Sicilia – conclude – trasmessi al governo centrale dal governo Musumeci, non corrispondessero alla realtà non solo sarebbe grave, ma metterebbe seriamente in pericolo la salute dei siciliani. Ad oggi tutti gli show del presidente Musumeci e le lagne dell’assessore Razza il giorno della decisione di fare della Sicilia zona arancione risultano inappropriati e fuori luogo. Un governo regionale perennemente in ritardo e in polemica con ogni decisione presa a Roma non fa il bene dei siciliani, soprattutto se per un colore si è disposti a dichiarare posti di terapia intensiva che un siciliano in pericolo di vita in realtà non troverebbe».
Anche il M5S prende posizione sullo stesso argomento: «Pressioni dell’assessorato regionale alla Salute per comunicare a Roma dati non reali sui posti letto Covid? Ispettori ministeriali e magistratura verifichino: pronto un esposto. Razza eviti la mozione di censura e si dimetta prima». Lo affermano i deputati regionali M5S, componenti della commissione Salute, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, dopo le notizie sulle chat del dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione siciliana , Mario La Rocca. «Apprendiamo con sgomento – dicono i parlamentari – di queste presunte pressioni del direttore generale dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca di caricare, sulle piattaforme Cross e Gecos tutti i dati relativi ai posti letto da attivare in Sicilia entro il 15 novembre, secondo il cronoprogramma presentato alla commissione Salute. E tutto questo alla vigilia della decisioni romane sui colori da assegnare alle regioni e lo stesso giorno in cui quegli stessi dati su posti letto, evidentemente ancora da attivare, venivano presentati alla commissione salute dell’Ars”. «Se quanto riportato nell’articolo fosse vero – continuano i deputati – i nostri dubbi sulla coincidenza di posti letto reali con quelli sulla carta sarebbe molto rafforzata e si sarebbe davanti all’ennesima plastica dimostrazione della totale ed assoluta inaffidabilità politica dell’assessorato alla Salute, su cui a questo punto ispettori ministeriali , di cui avevamo già chiesto l’invio in Sicilia, e magistratura è opportuno che intervengano per fare luce e chiarezza. Mercoledì si discuterà la mozione di censura nei confronti di Razza, che insieme a Mario La Rocca farebbe meglio a dimettersi oggi stesso. È una questione di dignità».