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Anche in Sicilia confermato il mix di vaccini: sarà somministrato agli under 60

La campagna vaccinale arranca dopo il caos AstraZeneca, ma l'immunizzazione resta l'unica via per uscire dall'emergenza

Di Antonio Fiasconaro |

Ha ragione il  presidente della Regione Nello Musumeci nel dichiarare che la battaglia contro il Covid-19 si vince quando l’ultimo siciliano sarà vaccinato.   E’ vero, ma nel frattempo dopo il caos innescato sulle dosi di AstraZeneca la campagna vaccinale in Sicilia sembra arrancare e, come abbiamo anticipato ieri, sono davvero tantissimi i siciliani ancora disorientati. 

In Sicilia si farà però la vaccinazione eterologa, come disposto dal governo nazionale. Gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca riceveranno per la seconda un vaccino Rna cioè o Pfizer o Moderna.

Intanto però il governatore, partecipando in collegamento con la trasmissione “L’aria che tira” su La7 ha osservato: «Il mondo scientifico e le linee del Governo nazionale non mi pare abbiamo scoraggiato l’apertura ad altre fasce d’età di Astrazeneca. Non è stato un rimedio, ma una pianificazione concordata in sede di Conferenza delle Regioni. Il problema non è eliminare le scorte di vaccino ma rendere tutti immuni entro un determinato periodo di tempo. Da questo momento in poi – ha aggiunto – non utilizzeremo più AstraZeneca per le fasce d’età inferiori ai 60 anni, ai medici di medicina generale diamo Pfizer e Moderna. Adesso ne sappiamo di più e siamo più prudenti, ma non si può dire che avere allargato alle fasce di giovani sia stato un rimedio per evitare di dover rendere inutili le scorte di vaccino. In Sicilia abbiamo già 100mila dosi di AstraZeneca e ne aspettiamo altre 43mila, che utilizzeremo per il richiamo dei cittadini con età superiore ai 60 e che non hanno patologie. Intendiamo uniformarci, come abbiamo sempre fatto tranne in rari casi, alle indicazioni nazionali perché mai come adesso serve chiarezza nella comunicazione. Non si può parlare in 10 lingue diverse. La Sicilia, tra l’altro, ha pagato più di tutti la differenza verso AstraZeneca per cinque casi mortali che non sono mai stati ricondotti a responsabilità del vaccino, ma hanno creato una psicosi difficile da neutralizzare.. Seguiremo le indicazioni nazionali – ha concluso – ma da Roma continuano ad arrivare linguaggi differenti e qualche volta anche contrastanti».

Ancora in tema di vaccini c’è la notizia che sono in arrivo in queste ore nell’Isola  le ultime forniture di vaccini anti-Covid Moderna da parte di Sda. Si tratta di 38mila dosi, pari al 16% delle circa 235mila fiale previste in consegna su tutto il territorio nazionale da parte del corriere espresso di Poste Italiane. 

I vaccini destinati all’Isola saranno recapitati nei centri di Palermo (9.400 dosi), Enna (1.300), Trapani (3.200), Augusta (600), Giarre (8.200), Milazzo (4.700), Siracusa (3.000), Ragusa (2.400), Agrigento (3.200), Caltanissetta (2.000).   Intanto ieri c’è stata una nota di colore alla Fiera di Palermo quando a visitare l’Hub vaccinale, il più grande dell’Isola, è stata la  figlia di Ernesto Che Guevara, Aleida. 

In Italia per un ciclo di conferenze organizzate dall’Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba (Anaic), ha espresso il desiderio di visitare l’Hub  nel giorno del compleanno di suo padre e del conferimento della cittadinanza onoraria..  Ad accompagnare Aleida, pediatra all’ospedale dell’Avana, e la figlia Celia, anche lei medico, sono stati il commissario all’emergenza Covid della Città metropolitana di Palermo Renato Costa e il direttore generale del Dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute Mario La Rocca. 

Aleida Guevara si è anche fermata a parlare con i giovani medici della struttura, raccontando le sue esperienze di medico in Nicaragua e in Angola. «Un centro bellissimo ma soprattutto ben organizzato – ha detto – E dove c'è organizzazione c'è senz'altro efficienza».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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