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All’hub di Catania stop anarchia: “Ingressi solo in fasce orarie previste”

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Stop anarchia all’hub vaccinale dell’ex mercato ortofrutticolo. Quelle immagini della gente accalcata per ore con persone anziane senza sedie per riposarsi, in attesa del proprio turno per immunizzarsi, hanno indignato e hanno spinto i responsabili ad adottare la linea forte soprattutto verso coloro che non rispettano le regole. Purtroppo anche in questo caso è venuta fuori la vera indole di una parte della popolazione che pretende di adottare la propria legge. Come avviene davanti alle Poste chi arriva prima, prima pretende di entrare. Ma qui non siamo alle Poste, ma davanti a una campagna vaccinale che prevede la prenotazione delle categorie idonee. Così da giorni si registrano forti lamentele dei cittadini prenotati che hanno dovuto attendere un tempo estenuante all’impiedi oppure come nel racconto di una donna la necessità per far valere un suo diritto di dover litigare all’entrata del centro con alcune persone che pretendevano che si iscrivesse su una lista preparata lì all’istante perché loro erano davanti all’entrata dell’hub dalle 5 del mattino. Episodi da terzo mondo con persone anziane magari prenotate alle 8 che poi sono state vaccinate nel primo pomeriggio.

Ma da oggi si cambia. Almeno è questo quello che sostiene il commissario regionale Covid all’Asp Pino Liberti alla luce anche dell’imminente arrivo a Catania del generale Figliuolo, commissario Covid del governo, che nel pomeriggio di domani visiterà l’hub. Una visione di calca in attesa dei vaccini sarebbe un disastro per l’immagine dei nostri centri e avvalorerebbe la tesi di chi nel governo sostiene che in fatto di vaccini forse sarebbe meglio accentrare tutto. Così si deve correre ai ripari contro l’anarchia tutta catanese e tutto deve essere riportato in un alveo di normalità . «Così non possiamo andare avanti – sbotta Liberti -.. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a scene che non sono idonee di un Paese civile e quindi da oggi, se tutto andrà come prevediamo, diventeremo la Svizzera».

In che senso?

«Le prenotazioni che vengono registrate direttamente dalla Regione hanno una fascia oraria in cui il vaccino deve essere inoculato. E ci si registra con la tessera sanitaria. E’ poi il computer a confermare la data e indicare un orario in cui recarsi al centro vaccinale. Poi c’è la quota di cittadini fragili, che non riescono a registrarsi perché i loro codici di estensione non vengono riconosciuti dalla piattaforma delle Poste. E in questo caso siamo noi direttamente che li prenotiamo con una mail e tentiamo, per quanto è possibile, di distribuirli nell’arco della giornata per evitare assembramenti. Ora negli ultimi giorni mi sono accorto che, ad esempio, cittadini che sono prenotati alle 18 si recano all’hub vaccinale alle 8 del mattino, prendono il numero elimina code e pretendono poi di essere vaccinati prima perché tanto sono prenotati per lo stesso giorno…D’ora in poi questo andazzo sarà eliminato».

In che maniera anche per evitare discussioni tra persone e per evitare liste ad personam?

«Quelle liste preparate dal cittadino che si reca alle 6 del mattino davanti al centro vaccinale sono illegittime e non vanno assolutamente osservate perché, diciamo la verità, quelle immagini e questa anarchia non sono tollerabili dopo che lavoriamo giorno e notte perché le cose vadano bene. Per questo a partire da oggi davanti al cancello del centro ci saranno due vigilantes in divisa che all’ingresso impediranno di entrare alle persone che non sono nela fascia oraria prevista».

Allora tolleranza zero?

«Tolleranza zero. Ieri sono andato all’hub alle 11 del mattino. In quella fascia oraria c’erano ieri 300 prenotati. Ma sa quante aiuto c’erano nel parcheggio? Io dico che erano migliaia e all’incirca mille persone erano in fila…».

Dottore ci saranno pure i furbi in fila…

«E’ possibile. Per questo bisogna fare ordine. Nella maggior parte comunque sono tutti cittadini che non dovrebbero essere lì. Insomma bisogna rispettare l’orario di prenotazione. Devo dire che noi facciamo anche mea culpa perché forse in una città come la nostra dovevamo attenderci che diverse persone non avrebbero rispettato l’ordine previsto. Ma da oggi nessuno entrerà più senza la prenotazione nella fascia oraria e la guardia giurata all’ingresso dovrà fare rispettare l’ordine».

Capitolo anziani e over 80. Il presidente del Consiglio ha tirato le orecchie ad alcune Regioni che hanno prediletto alcune categorie relegando in un secondo tempo la vaccinazione di fragili e anziani. E oggi siamo ancora in alto mare. A Catania si dice che gli over 80 vaccinati sarebbero tra prima e seconda dose non oltre i trentacinquemila…

«Guardi il numero preciso non lo abbiamo in questo momento. Posso però dirle che tutte le Rsa e le case di riposo sono state immunizzate e adesso stiamo facendo un ragionamento per accelerare le vaccinazioni. Proprio ieri ho tenuto una riunione su questo problema e abbiamo fissato alcuni punti per accelerare»..

Ci sarà anche il supporto dei medici di medicina generale? Sembra che alcuni entrino in campo già domani…

«A parte i proclami voglio vedere sul campo il supporto dei medici di famiglia, soprattutto per il supporto alla vaccinazione degli over 80 e i fragili nei paesi più lontani dai centri vaccinali. Il nostro intento è comunque creare quante più squadre vaccinali possibile perché, come mi dicono dagli uffici, arriveranno subito dopo Pasqua quantità importanti di vaccini e noi dobbiamo essere in grado di avviare una vaccinazione massiccia. »Potremmo anche immaginare di andare in giro per i paesi e la città a vaccinare tutto il vaccinabile purché appartenga a un target ben definito e individuato».

Sul fronte dei ricoveri prosegue la parabola discendente nei reparti Covid della città e molti centri presentano ormai stanze praticamente semivuote. La Sicilia va in controtendenza rispetto ai numeri della penisola. Speriamo si continui così…COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA