Una buona gestione dei rifiuti ha bisogno di un’accurata raccolta differenziata. Per favorire il coinvolgimento e l’impegno degli utenti, in tutta Italia cresce il ricorso a strumenti digitali. A tracciare la strada, ormai 10 anni fa, è stata un’app, Junker, che oggi è impiegata da 1 Comune italiano su 3 per dotare i cittadini di uno strumento completo e altamente usabile, all’interno del quale reperire facilmente le informazioni per conferire correttamente i rifiuti o avere accesso a tutti i servizi di igiene ambientale. Questo modello nazionale è sbarcato da qualche anno anche in Sicilia, conquistando da subito l’attenzione degli abitanti, che di recente stanno riscoprendo in massa l’app (scaricabile gratuitamente) grazie al passaparola o i gruppi Facebook locali.
A PALERMO TUTTI PAZZI PER JUNKER APP
È quanto sta accadendo, ad esempio, in queste settimane sulla pagina Facebook “Insieme per Mondello”, piazza virtuale dove molti residenti, disorientati dal recente avvio del primo step di raccolta porta a porta, stanno andando in cerca di consigli. C’è chi non vuole rischiare di conferire in modo errato le foglie secche o la carta alluminio, chi cerca informazioni sulla cialda del caffè, chi sulla carta sporca. Tra i commenti ricorre sempre lo stesso consiglio: “Scarichi Junker, troverà tutte le risposte”. Una cittadina è ancora più esplicita: “Vorrei consigliare questa app veramente molto utile. Tramite codice a barre di un prodotto, per nome, foto o simbolo, è possibile capire dove smaltire un rifiuto. È molto intuitiva e semplice da usare”. Anche la stampa locale sta suggerendo Junker per “capire come differenziare i vostri rifiuti”.
I CITTADINI SCRIVONO AGLI ASSESSORI
Il risultato è un aumento dei download nella zona di Palermo, dove oggi, nonostante il Comune non faccia parte di quelli abbonati alla piattaforma, già 60mila famiglie usano Junker. A livello regionale, l’app vanta quasi 350mila utenti, di cui meno della metà (140mila) sono residenti nei 32 Comuni siciliani abbonati. E che l’app venga usata con regolarità lo dimostrano i dati sul numero di scansioni effettuate per sapere come differenziare un prodotto (4 milioni e 350 mila) e le ricerche sui punti di conferimento di particolari tipologie di rifiuti, come oli esausti, abiti, RAEE (4 milioni e 200 mila).
È Gianluca Della Campa, responsabile Marketing e Commerciale di Junker, a spiegare come mai l’app sia così tanto diffusa anche in Comuni non (ancora) abbonati e venga apprezzata dai cittadini al punto tale che siano spesso loro a scrivere ai propri assessori di riferimento, chiedendone l’adozione. “Il team di Junker – ricorda Della Campa – ha compiuto in questi anni un grande lavoro di mappatura di tutte le regole della raccolta differenziata in vigore nei Comuni italiani. Grazie a questo generoso impegno, l’app, anche nella sua versione basic, offre ai cittadini informazioni complete e geolocalizzate, per guidarli nella corretta separazione dei rifiuti sia a casa che in vacanza. Le amministrazioni locali possono però scegliere di dare un segnale forte e impegnarsi per rendere più virtuoso il proprio territorio. Sottoscrivendo l’abbonamento a Junker, è possibile fornire a residenti e turisti servizi davvero completi e all’avanguardia, in termini di efficienza, facilità di rendicontazione e inclusività, essendo l’app accessibile anche ai non vedenti e interamente tradotta in 13 lingue”.
UN “TUTOR” DIGITALE COMPLETO DI CIRCOLARITÀ
Nei Comuni abbonati, gli utenti trovano, ad esempio, in app i calendari sempre aggiornati dei ritiri, con la possibilità di attivare le notifiche, che ogni sera ricordino la raccolta del giorno dopo. E ancora le mappe di tutti i punti di raccolta e le buone pratiche di economia circolare presenti sul territorio, una Bacheca virtuale per supportare l’attività del locale Centro del riuso, la possibilità di inviare in un clic segnalazioni geolocalizzate di degrado urbano, prenotare il ritiro a domicilio degli ingombranti, autocertificare la propria compostiera, verificare la propria posizione Tari e ricevere messaggi diretti dall’amministrazione comunale in merito ad avvisi, iniziative, interruzioni o cambiamenti nei servizi pubblici. Insomma, un tutor digitale completo, che risponde all’esigenza di trasparenza e facilità di accesso a tutti i servizi di igiene ambientale.
I GRANDI RISULTATI DI TRAPANI E MESSINA
Tra i primi Comuni siciliani ad essersi abbonato a Junker c’è Trapani, che spicca a livello regionale per essere anche uno dei pochi Comuni capoluogo di provincia ad aver superato il 65% di raccolta differenziata. Ad accompagnare l’amministrazione comunale nel raggiungimento di questo risultato virtuoso c’è, da marzo del 2022, l’app Junker, che in città è usata da oltre il 40% dei nuclei familiari.
Ottimi risultati sono stati raggiunti anche a Bagheria, Comune Junker dal 2020, dove l’app è stata scaricata dalla metà delle famiglie residenti e la raccolta differenziata nel 2022 ha sfiorato il 67%, consentendo l’accesso ai fondi di premialità stanziati dalla Regione per i Comuni virtuosi.
Si colloca ben al di sopra della media regionale di raccolta differenziata (53%) anche Messina, che ad agosto 2024 ha toccato il 59%, avvicinandosi a grandi passi verso l’obiettivo del 65%. Questo trend positivo non è passato inosservato: il rapporto “Position Paper sulla Sostenibilità Urbana”, realizzato da TEHA Group per A2A S.p.A., ha inserito Messina tra le realtà più virtuose del Sud Italia per la gestione dei rifiuti e la sostenibilità ambientale.
Tra le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale c’è, tra l’altro, l’adozione di Junker app, che è sbarcata nella città dello Stretto a fine maggio e già è usata dal 44% delle famiglie. “L’introduzione della Junker App, disponibile in 13 lingue e scaricata da oltre 31.000 famiglie in soli 4 mesi, ha facilitato la gestione della raccolta differenziata, supportando i cittadini e i turisti nelle fasi di conferimento”, ha dichiarato la presidente di Messinaservizi Bene Comune, Mariagrazia Interdonato.
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