Escursioni alla scoperta delle bellezze della Sicilia, e non solo, l’ormai tradizionale Premio Tiche, laboratori teatrali e numerose attività legate ai libri. Sono soltanto alcune delle iniziative promosse dall’associazione culturale “Per la città che vorrei” nel corso dell’anno che sta per concludersi e che verranno proposte, visto il successo riscosso, anche nel 2025. Ecco, in sintesi, quanto snocciolato da Sergio Pillitteri, presidente dell’associazione “Per la città che vorrei”, nel corso del tradizionale appuntamento dello scambio di auguri che, come ogni dicembre, si è trasformato nell’occasione per tracciare un bilancio di quanto fatto e per lanciare tante nuove idee e progetti da condividere per il prossimo futuro.
«Sempre nel segno della cultura, dell’incontro, della condivisione e della socializzazione – spiega il presidente Sergio Pillitteri – e senza mai perdere di vista il contatto con il nostro patrimonio più grande, ovvero i ragazzi. Tanti sono infatti i progetti che l’associazione promuove coinvolgendo le scuole della provincia, come il premio Tiche, giunto alla tredicesima edizione, solo per citarne uno, e dando il nostro qualificato contributo negli appuntamenti importanti per la città, come la candidatura di Siracusa a Capitale della Cultura. Tra le novità rilevanti dello scorso anno, anche gli inserimenti dell’associazione nel Runts (Registro unico nazionale del terzo settore), e dei tornei di burraco nell’Endas (Ente nazionale democratico di azione sociale e sportiva). Consolidati i laboratori di teatro, tramite la messinscena di spettacoli con tanti soci che si sono cimentati con il teatro amatoriale e arricchita l’attività della nostra biblioteca. Tante attività, insomma, che ci aspettano anche nel nuovo anno. Anzi già da gennaio, quando sono previsti: tornei Endas di burraco, attività laboratoriale di teatro e l’iniziativa “Libro del mese” che consiste nella possibilità di avere in prestito il libro in questione per trenta giorni».
All’incontro augurale è intervenuto anche il socio benemerito, Antonino Risuglia, che ha detto: «Quando i valori elencati dal presidente Pillitteri, come cultura, incontro, condivisione e socializzazione, esistono, si esprimono compiutamente in maniera associativa, acquistando, in tale forma, un’enorme capacità realizzativa, che va al di là delle singole azioni che ognuno di noi può mettere in campo da solo. Perché solo in questo modo c’è tutto ciò che deve animare un’associazione come questa, con un fil rouge che lega tutto ciò con le altre due componenti principali: cultura, espressa in varie forme, e volontariato».
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