La mia piccola città, ecco i progetti dei bambini per “rigenerare” la strada vico Alliotta

Di Press Service / 09 Novembre 2024

ACIREALE – «Cosa significa “vandalizzare”?». Nella genuina domanda di un bambino c’è tutto il senso del progetto “La mia piccolacittà”, che le cooperative A casa di Momo e Identità stanno portando avanti ad Acireale. In vico Alliotta, la strada che sarà rigenerata in queste settimane con il contributo di bimbe e bimbi, la vicesindaca e assessora alla Pubblica istruzione Valentina Pulvirenti spiega l’importanza di prendersi cura degli spazi di tutti, di non “vandalizzarli”, appunto. E il giovanissimo ascoltatore la interrompe chiedendo spiegazioni: «Vandalizzare significa rovinare quello che dovrebbe stare a cuore a ciascuno di noi, significa scrivere su un muro o rovinare un bel palazzo, per esempio». Impossibile pensare di fare una cosa del genere, per chi neanche conosceva la parola.

È stato questo uno dei momenti che, stamattina, hanno portato alla presentazione del progetto di riqualificazione di vico Alliotta. Approfittando di una tregua della pioggia, a partire dalle 10 di questa mattina, i bambini e le loro famiglie sono stati coinvolti in una caccia al tesoro esperienziale attraverso le vie del centro cittadino, alla scoperta della città di Acireale. Destinazione finale era, appunto, vico Alliotta, traversa di corso Savoia, dove è stato spiegato a tutte e tutti il significato dei “Cantieri per tutti”, che porteranno a dare un nuovo volto al vicolo.

Ai piccoli partecipanti è stato chiesto di immaginare cosa avrebbero voluto vedere in quella strada, come si sarebbe potuto migliorarla. Togliere i rifiuti, naturalmente. Poi aggiungere piante, realizzare una libreria, costruire vasi per metterci più verde («Tante piante profumate di gelsomino!»). «Potremmo metterci una barca a vela», è stata una delle proposte, pennarello blu alla mano. Ma anche un murales. Oppure elementi che riportino alla mente il sole, il mare, l’Etna e la bellezza di Acireale.

Nelle prossime settimane saranno realizzati dei laboratori di ceramica, nel corso dei quali saranno modellate le piastrelle a forma di pesce o canarino, onda o lapillo, che saranno poi applicate sulle pareti del vicolo. «Speriamo di dare un po’ di bellezza a questo vicolo che è già stupendo di per sé – spiega Stefania Ferrara, responsabile del progetto “La mia piccolacittà” per A Casa di Momo – e speriamo che i residenti e le attività commerciali della zona vogliano partecipare a questo processo, che magari potrà riguardare anche altri vicoli, a cascata». Il progetto coinvolge 30 classi delle scuole acesi, dieci minori autori di reati cui è stata sospesa la pena grazie all’istituto della “messa alla prova” e le famiglie di ciascuno di loro.

Un’idea già accolta anche dall’amministrazione comunale acese. La Città di Acireale ha concesso vico Alliotta per “La mia piccolacittà”, ma l’assessora Pulvirenti anticipa: «Coinvolgeremo presto i sei istituti scolastici nel progetto “DecoriAmo la città”, facendo adottare a ragazzi e ragazze altre strade del centro e delle periferie».

I partner di “La mia piccolacittà” sono le Soc. Coop. Soc. A Casa di Momo e Identità, il Comune di Acireale, l’Ufficio Servizio Sociale Minori di Catania, gli istituti comprensivi e d’istruzione Giovanni XXIII, Vigo Fuccio – La Spina, Galileo Galilei, Gulli e Pennisi, l’Aps Chiarìa, il circolo Sartorius Waltershausen Legambiente Acireale, le associazioni culturali L’Albero Filosofico e Cardacìo, la fondazione di partecipazione “Atene e Roma”, l’associazione Zelos onlus.

“La mia piccolacittà”, dell’ATS costituita dalla Soc. Coop. Soc. A Casa di Momo e la Soc. Coop. Soc. Identità, è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le Politiche della famiglia, nell’ambito dell’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone di minore età “Educare Insieme”.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.

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Redazione