Il pittore catanese Giacomo Failla, un artista in continua evoluzione

Di Donatella Turillo / 18 Dicembre 2023

La storica Galleria d’Arte catanese Carta Bianca fine arts ospita per la prima volta, nella sua scuderia di artisti, le opere del pittore Giacomo Failla. “L’astrazione simbolica” questo è il titolo della mostra personale inaugurata il 16 dicembre, l’evento curato da Francesco Rovella, Giacomo Fanale e Giacomo Failla si concluderà il 26 Gennaio.

E’ stata un’emozione rivedere i miei quadri già esposti nel 2020 al Museo Regionale di Palazzo Riso di Palermo e al Vinitaly di Verona, qui a Carta Bianca importante galleria di riferimento della gran parte degli artisti siciliani” confida l’artista, che non nasconde la sua rinnovata emozione. Per raccontare l’arte di Failla non servono parole pompose, astratte, lontane dal processo di comprensione comune, la narrazione del successo delle sue opere si potrebbe racchiudere in pochi vocaboli: talento, abilità, intuizione, sguardo.

Il curriculum

Giacomo Failla ha un curriculum importante, una storia artistica che lo accompagna sin dagli anni ‘90. Il pittore catanese nasce già artista nel modo di rielaborare la sua visione del mondo esterno trasformandola con naturalezza in oggetto, installazione, opera d’arte. Nel 2007, a Norimberga, realizza la sua prima personale in Germania, presso la “Livio Nardi Galerie”, nel 2011 è presente con un’opera alla 54° biennale di Venezia, nel 2012 espone a Palazzo Sant’Elia di Palermo, ed ancora nel 2013 partecipa alla “Art Market” di Budapest. Il suo percorso artistico è un crescendo continuo.

L’artista riesce sempre ad esprimere attraverso la sua creatività l’ottimismo che caratterizza la sua persona. Il genio artistico del pittore, lo porta sempre più lontano. I suoi quadri apprezzati un
tutta Europa sbarcano anche oltreoceano.

Tante le sue mostre, per citarne solo le più rappresentative ricordiamo “Hologram”presso la Kunst Kontor Galerie di Norimberga, “Vanity Fair Italy” di Dubai, “Fragment of Solitude” e alle gallerie Atta ‘N’Atta Art Space, Numthong Art Space, ed X Space di Bangkok. Nonostante gli acclamati successi Giacomo Failla non ama definirsi Maestro “Secondo me il Maestro non è mai nessuno” considera “ Una persona deve porsi continuamente in uno stato evolutivo” continua l’artista, specificando che “Quando si pensa di essere arrivati, si finisce di crescere” .

Le tele

Le tele di Failla sono caratterizzate da segni distintivi unici, da geometrie danzanti, da un vibrante utilizzo dei colori. Cromie le sue, che attraversano la mente di chi le osserva , e nell’altalena emotiva delle sue realizzazioni consentono di far trovare quanto di più prezioso ci sia nell’animo umano: la continua ricerca del Divino. “L’arte è la mia vita, mi ha dato tutto, restituendomi me stesso” come un mantra, durante l’intervista ripropone questa frase, ponendo l’accento sull’importanza del connubio tra l’individuo e la sua
necessità primordiale di rappresentare il mondo circostante attraverso quei segni che nell’evoluzione della storia diventano arte. Arte e vita come elemento unico della propria esistenza.

– Progetti per il futuro ? Un fantastico viaggio nel Paese del Sol Levante”

A noi non resta che attendere i nuovi capolavori che ne origineranno.

Luogo: Galleria Carta Bianca, Via Francesco Riso, 72, CATANIA, CATANIA, SICILIA

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Pubblicato da:
Redazione