Musica
Di Viola Minimale, il ritorno sulla scena noise ha il suono della disgressione
Ad accompagnare l’uscita dell’ep il singolo “Sospensioni del tempo”, con quei tratti inconfondibili di chi ci sa fare con la musica
L’attesa è finita. Per festeggiare i primi vent’anni di attività, il 7 novembre vede la luce “Disgressione n°1”. Disponibile in tutti gli store e le piattaforme digitali, il nuovo lavoro discografico segna il ritorno sulla scena noise dell’artista Di Viola Minimale. Ad accompagnare l’uscita dell’ep il singolo “Sospensioni del tempo”, con quei tratti inconfondibili di chi ci sa fare con la musica. La sente nelle vene e nella testa.
“Disgressione n°1” è una produzione di tre brani, di cui due inediti ed uno appartenente a una produzione del passato e totalmente riarrangiato. Composta e registrata tra l’estate 2023 e la primavera 2024, ha un suond curato da Carlo H. Natoli, presso il RoofTop Studio di Londra. Come nella cifra stilistica di Di Viola Minimale, riflette la percezione essenziale della totalità dei fatti e degli umori che hanno condizionato l’artista. O semplicemente quelle sensazioni che lo hanno appassionato in un determinato arco temporale. L’intento è quello di un vero e proprio allontanamento temporaneo dalla realtà attuale. Una “sospensione del tempo”, per soffermarsi sulle cose meravigliose che spesso rimangono dimenticate. Il rapido approfondimento di qualcosa di bello, ambientato in un posto meraviglioso nell’underground della quotidianità.
«Il pensiero binario è privo di qualcosa in mezzo, ed è proprio questo che abbiamo perso: l’approfondimento.» spiega Davide Cusumano, ideatore e frontman del progetto DVM «Non è una questione semplice da risolvere. Affatto! Di Viola Minimale, momentaneamente, fluttua tra le “analogiche foschie, simili all’organza che separa il vero dalle disgressioni psichedeliche… e un po’ di leggerezza.”.»
“Sospensioni del tempo” è il singolo che accompagna l’uscita della raccolta “Disgressione n°1”. In questo caso, si ferma magicamente in qualcosa di straordinariamente semplice e colorato. Una primavera immaginata, a dispetto della stordente realtà. La struttura armonica del brano è essenziale e piacevolmente circolare, al fine di trasmettere serenità all’ascoltatore. La voce di Davide Cusumano si adagia sull’arrangiamento dilatato, esponendo diapositive dai toni vivaci. Il tutto è in antitesi alla produzione precedente di Di Viola Minimale, caratterizzata da pezzi con strutture decisamente più articolate.
I giovani protagonisti del videoclip (al link https://youtu.be/dHyt9rZzLbs?si=x8lXl-5taYJgBkhx) si ritrovano in una dimensione surreale: un parco naturale scavato sotto la città. Un paradiso inaspettato dove, entusiasti, osservano la natura che li circonda catturandone l’essenza. Condensano poi i suoi colori in ampolle di vetro, utilizzando quanto assorbito per rielaborarlo e renderlo indelebile. In modo da portarlo con loro. Per sempre.
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