Comusì: nasce la “Coesione Musicale Siciliana – Un Ponte Tra Tradizione e Innovazione”

Di Press Service / 17 Aprile 2024


In Sicilia, se incontri un amico, dopo il classico ciao, è naturale chiedergli “comusi”, una domanda che in realtà è un invito a condividere il proprio stato d’animo,
un’opportunità di dare un nome alle emozioni provate in quel momento. “COMUSI’”, però, oggi diventa anche l’acronimo di “COesione MUsicale SIciliana”, un’iniziativa che mira a promuovere e diffondere la musica, senza  esclusione di genere, dei talentuosi artisti siciliani che si esprimono sia in lingua
italiana sia in quella siciliana. Comusì nasce da un’idea di Giuseppe Strazzeri, patron della Mhodì Music Company e condivisa già da molti artisti siciliani, al fine di colmare l’esigenza di riunire il meglio della musica made in Sicily in una sorta di cordata per la conoscenza e promozione delle sonorità isolane. Un’occasione di cooperazione
per tutti coloro che riconoscono l’importanza del “Suono dell’Identità Siciliana”. Per affrontare la Sfida, infatti, è fondamentale la collaborazione tra gli artisti, i
professionisti della comunicazione, della televisione e delle radio, i giornalisti, gli esperti di comunicazione web, i quali sono chiamati a svolgere un ruolo critico
nel garantire l’accuratezza, l’equità e la trasparenza nella diffusione delle opere musicali.
Ecco perché “Comusì” si pone come strumento libero da condizionamenti politici e inclusivo, rivolto a tutti gli operatori del settore ma anche a tutti coloro,
anche semplici appassionati, che vogliono approfondire e conoscere il ricco panorama musicale attuale.
Comusì si propone come catalizzatore per la creazione di un gruppo coeso diretto a ottenere il riconoscimento del valore culturale e commerciale che gli
artisti siciliani meritano, attraverso lo scambio di conoscenze reciproche, contribuendo, in maniera fattiva, alla valorizzazione e diffusione artistica.
Già online il sito “comusi.it”, entro il quale si possono apprendere le iniziative in corso e quelle in cantiere, prima tra tutte la petizione, lanciata nel febbraio
2024, per richiedere alla piattaforma digitale Spotify la creazione di una playlist editoriale in lingua siciliana, importante tassello per superare la confusione che,
erroneamente, fa ritenere l’evoluzione della musica in lingua siciliana assimilata alla musica partenopea o a quella neo-melodica, nonostante queste ultime
abbiano evidenti origini diverse e siano chiaramente estranee alla tradizione musicale dell’isola e a quella dei suoi cantastorie

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