Al via “La mia piccolacittà”, tra cantieri culturali ed educazione in natura, il volto nuovo di Acireale passa dalla fantasia di bambini e ragazzi

Di Press Service / 26 Giugno 2024

Presentato il progetto di rigenerazione urbana proposto dalle cooperative sociali A Casa di Momo e Identità. Tra i partner, anche il Comune di Acireale. Il sindaco Roberto Barbagallo: «I percorsi di riqualificazione consentono a minori e famiglie di considerare la città casa loro»

ACIREALE – «Siamo molto contenti di accogliere ad Acireale questo progetto che coinvolge direttamente tante scuole e associazioni. I percorsi di riqualificazione urbana sono molto importanti, soprattutto quando coinvolgono i bambini e i ragazzi, perché consentono loro di acquisire concretamente la consapevolezza che la città è casa loro». Sono le parole del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione di “La mia piccolacittà”, il progetto ideato e proposto dalla cooperativa sociale A Casa di Momo (capofila), in associazione con la cooperativa sociale Identità.

«Il Comune darà sicuramente il proprio contributo», ha proseguito il primo cittadino acese. Per un anno, “La mia piccolacittà” coinvolgerà e farà attivamente partecipare i minori e le loro famiglie nella trasformazione di Acireale in una città più inclusiva, accessibile, attiva e verde.

«Uno degli obiettivi – ha spiegato Stefania Ferrara, presidente di A Casa di Momo – è di favorire la partecipazione democratica dei più piccoli al governo del territorio». Tramite una serie di attività, realizzate prevalentemente all’esterno, in aree urbane e naturali, che renderanno vivaci i prossimi mesi di Acireale, a partire già dall’estate.

Si comincerà con una serie di laboratori organizzati dalle associazioni partner e si continuerà con un percorso di formazione – tra pedagogia esperienziale e adventure education -, della durata di quattro mesi, rivolto a dieci minori che escono da istituti penali per minorenni e che sono stati ammessi alla cosiddetta “messa alla prova”.

Saranno loro a formarsi per diventare volontari, al fine di affiancare gli educatori negli altri laboratori che coinvolgeranno bambini e bambine. I giovanissimi di Acireale saranno chiamati a scegliere cinque aree urbane da riqualificare, a immaginare i progetti e a selezionare quelli da presentare ufficialmente al Comune di Acireale.

Scoprire la città in questo modo – cioè con l’occhio di chi vuole migliorarla e viverla con più intensità – permetterà ai fruitori di “La mia piccolacittà” di realizzare, con l’aiuto in un illustratore esperto, una mappa di Acireale a dimensione di bambini, bambine, ragazzi, ragazze e famiglie.

«Questo progetto andrà ben oltre la durata prevista perché in questo modo viene avviato un modello di democrazia partecipata e cittadinanza attiva che potrà proseguire in futuro», ha dichiarato l’assessora e vicesindaca Valentina Pulvirenti. Presenti alla conferenza stampa anche Giuseppe Grasso, della cooperativa Identità; e Valeria Pasqualino, referente per le scuole della cooperativa A Casa di Momo.

I partner di “La mia piccolacittà” sono le coop sociali A Casa di Momo e Identità, il Comune di Acireale, l’Ufficio Servizio Sociale Minori di Catania, gli istituti comprensivi e d’istruzione Giovanni XXIII, Vigo Fuccio – La Spina, Galileo Galilei, Gulli e Pennisi, l’aps Chiarìa, il circolo Sartorius Waltershausen Legambiente Acireale, le associazioni culturali L’Albero Filosofico e Cardacìo, la fondazione di partecipazione “Atene e Roma”, l’associazione Zelos onlus.

“La mia piccolacittà”, dell’ATS costituita dalla Soc. Coop. Soc. A Casa di Momo e la Soc. Coop. Soc. Identità, è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le Politiche della famiglia, nell’ambito dell’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone di minore età “Educare Insieme”.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.

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Redazione