Scuola
18 ottobre. Studentessa crotonese propone di intitolare uno spazio nelle scuole a Saverio “Elio” Liardo, ucciso dalla mafia la sera del 18 ottobre 1994 nel ragusano.
La sua storia oggi rivive attraverso la commemorazione fatta da giovanissima studentessa Angelina Muscatello della classe II sez. D del Liceo scientifico “Filolao” di Crotone.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, ricorda oggi Saverio “Elio” Liardo, ucciso la sera del 18 ottobre 1994 nel suo distributore di carburante nei pressi di Acate in provincia di Ragusa dal killer mafioso Giuseppe Ferrera perché si era opposto alle richieste estorsive dei boss della zona. Ci vollero 17 anni affinché la giustizia potesse arrivare a dare un volto e una condanna al suo omicida. Infatti fu lo stesso Ferrera divenuto collaboratore di giustizia ad autoaccusarsi del crimine. Per lungo periodo i familiari vissero sofferenze, silenzi e omertà.
La sua storia oggi rivive attraverso la commemorazione fatta da giovanissima studentessa Angelina Muscatello della classe II sez. D del Liceo scientifico “Filolao” di Crotone.
“Saverio Liardo, morto il 18 ottobre 1994 nei pressi di Acate, fu ucciso dalla mafia vicino al suo distributore di carburante, soltanto perché si rifiutò di pagare il pizzo. Conosciuto come Elio, venne riconosciuto nel 21 Marzo dell’anno 2022 nella città di Ragusa vittima innocente della mafia quando venne organizzata una manifestazione per ricordare tutte le vittime innocenti uccise dalla criminalità organizzata. Proprio perché ancora oggi vengono uccise persone innocenti come Saverio Liardo, è necessario ricordarle tutte singolarmente, solo in questo modo ci si rende conto che è una infinita lista di donne, bambini uomini che hanno perso la vita ingiustamente; tutte queste persone meriterebbero molti riconoscimenti anche nelle nostre scuole perché hanno difeso la legalità con la loro stessa vita.”
Il CNDDU auspica, così come proposto dalla giovane studentessa calabrese, che il nome di Saverio e quello di altre vittime innocenti delle mafie meno noti ma non per questo meno coraggiosi e importanti trovino all’interno delle nostre scuole uno spazio fisico a loro intitolato.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rileva come il progetto “#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” stia diffondendo tra le giovani generazioni volti, storie, episodi veramente straordinari per la loro valenza educativa.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU
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