Sifi, azienda di Catania leader internazionale nel settore oftalmico partecipata dalla 21 Invest di Alessandro Benetton, ha annunciato oggi che la Commissione Europea ha approvato il farmaco Akantior (poliesanide) per il trattamento della cheratite da acanthamoeba (Ak) negli adulti e nei bambini a partire dai 12 anni di età, confermando lo status di farmaco orfano.
Si tratta della prima e unica terapia approvata in Europa per le persone affette dalla cheratite, un’infezione corneale molto rara, grave, progressiva e pericolosa per la vista, caratterizzata da dolore intenso e fotofobia, causata da un’ameba a vita libera, l’acanthamoeba, e che colpisce principalmente i portatori di lenti a contatto.
Il farmaco ha permesso alla penthatleta Alice Sotero, grazie all’uso compassionevole, di partecipare alle Olimpiadi di Parigi.
«L’approvazione di oggi – afferma Fabrizio Chines, presidente e Ceo di Sifi – rappresenta un passo importante verso la creazione di un nuovo standard globale di cura per i pazienti affetti da Ak e si basa su 15 anni di ricerca e sviluppo. Akantior è il primo e unico farmaco approvato per l’Ak e il nostro team è impegnato a sviluppare la poliesanide in altre malattie infettive della cornea, come la cheratite fungina, per la quale abbiamo ottenuto la designazione di farmaco orfano dall’Ema e dalla Fda».
Sifi prevede di avviare il primo lancio commerciale in Germania nell’ultimo trimestre di quest’anno, seguito da altri mercati in base alle tempistiche locali di regolamentazione, valutazione della tecnologia sanitaria e rimborso, tra cui Francia, Italia, Romania, Spagna, Regno Unito e Turchia, per una popolazione totale di 430 milioni di persone, e da Avanzanite, suo partner commerciale, in altri Paesi europei, per un’ulteriore popolazione di 180 milioni di persone. Sulla base di pubblicazioni scientifiche, l’incidenza della cheratite da acanthamoeba è stimata tra 1 e 4 pazienti per milione di abitanti.
«Sifi è un gioiello del Sud Italia in cui crediamo fin dal 2015 – aveva commentato Alessandro Benetton in occasione dell’approvazione del’Ema -. Sappiamo che sostenere un’azienda nella ricerca di un farmaco orfano per un periodo così lungo va al di là di ciò che è normalmente richiesto ad un fondo d’investimento, ma sono queste le azioni che contraddistinguono il nostro approccio alla crescita delle società in cui investiamo».