Indietro non si torna col provvedimento della corsia centrale per i bus che si sta realizzando al viale Vittorio Veneto. «Ma – ha sostenuto ieri pomeriggio il sindaco Pogliese davanti a tutte le associazioni di categoria dei commercianti – sono possibili correttivi…». Alla fine della riunione si è deciso di riconvocare il tavolo in autunno per fare il punto della situazione alla luce anche della riapertura della scuola del viale che ha oltre 800 alunni.
Pogliese, con accanto gli assessori Arcidiacono (Mobilità), Balsamo (Attività produttive) e Porto (Vigili urbani) ha chiarito i punti nodali di questo provvedimento che mira – secondo il sindaco e i tecnici della Mobilità che lo hanno pianificato – a incentivare l’uso dei Bus Amt e dei Brt e soprattutto ad evitare la bolgia che sistematicamente intasa il viale Veneto con auto posteggiate in doppia fila ed addirittura in tripla.
I vari rappresentanti della associazioni hanno principalmente ribattuto al sindaco puntando, in particolare, l’attenzione sulla «mancata concertazione davanti a un provvedimento simile e invitando il Comune – come ha fatto il direttore di Confcommercio, Armando Sorbello – a rivedere il progetto».
Pogliese, nel corso dei suo intervento ha comunque “aperto” a una serie di modifiche del progetto iniziale. Ha garantito che saranno previsti stalli riservati ai negozi, per il carico-scarico delle merci. Ha inoltre aggiunto che ci saranno stalli blu da una parte, più flessibili, magari senza la sosta per la mezza giornata e dall’altra una buona “fetta” di stalli bianchi, quindi non a pagamento, da monitorare con dischi orari, dove si potrà posteggiare per non più di 15 minuti. Ha anche dato la disponibilità della sua amministrazione per – come richiesto dai commercianti – un abbellimento del viale garantendo che l’arredo urbano verrà effettuato con i fondi della Tassa di soggiorno, in consistente aumento.
Insomma ha dato una serie di garanzie, mettendo subito, però, le mani avanti sul progetto «che non torna indietro». Alla fine dell’incontro Pogliese ha dichiarato: «Abbiamo avuto un confronto leale coi commercianti, per trovare insieme soluzioni che contemperino le loro esigenze con quella di una mobilità sostenibile che, a Catania, per recuperare ritardi di anni, va sostenuta e incentivata, anzitutto aumentando la velocità di percorrenza degli autobus. Secondo un’impostazione per noi consueta, abbiano dato piena disponibilità ad attuare correttivi al piano della nuova viabilità su viale Vittorio Veneto, fermo restando che riteniamo imprescindibile riprendere i progetti dei Brt negli ultimi anni inspiegabilmente abbandonati. In questo senso ci siamo impegnati a rivedere la sosta a tempo limitato, rendendo più flessibile il contratto di servizio con Sostare; a realizzare stalli per il carico e lo scarico delle merci e intervenire sui suggerimenti che ci verranno proposti, come l’installazione di cestini porta rifiuti. Infine, coi proventi della tassa di soggiorno, realizzeremo anche un nuovo arredo urbano in grado di migliorare anche la gradevolezza di uno dei viali più importanti di Catania».
Sorbello (Confcommercio) oltre alla mancanza di confronto ha stigmatizzato sui Brt che secondo lui «non possono essere sviluppati in strade cittadine così strette». Tudisco della «Cidec» ha invece puntato «sulla necessità urgente di rispolverare il Piano parcheggi»… Politino (Unimpresa-Confesercenti) ha detto: «Pensate cosa succederà a settembre con la riapertura della scuola. Non sappiano quello che sta succedendo. Ora se questo è il metodo che l’amministrazione si è dato per andare avanti, ditelo con molta chiarezza.. Qui c’è un metodo sbagliato che non è stato concertato e noi siamo stati chiamati a lavoro fatto. Sono sicuro che in autunno il Comune farà marcia indietro…»