VALVERDE – Piange “il nostro Angelo”, recita un cartellone con tante foto e pensieri delle amiche più intime della ragazzina di 14 anni che domenica sera ha deciso di togliersi la vita, sorretto dalle stesse lungo il corteo che ha accompagnato la bara bianca al Santuario mariano di Valverde dove ieri mattina si sono svolti i funerali. Tanti i fiori, rigorosamente bianchi, tantissimi i ragazzi, e poi insegnanti, preside, sindaco, carabinieri e tantissima gente, ma a spiccare fra tutto le carezze della giovane mamma sulla bara, sfiorata, mentre entrava in chiesa, dal tenue sole invernale: una luce col gelo dentro…
Commozione e rabbia. Tanta. Appesi ai fili dei palloncini bianchi che hanno solcato il cielo di Valverde per arrivare più vicino possibile a quel Dio di misericordia al quale chiedere soprattutto consolazione per la mamma, il papà, e i fratelli della ragazzina. Ma tutto il paese ieri aveva bisogno d’essere consolato, tutte quelle mamme e quei papà di figli adolescenti…
Solare, briosa, dalla battuta pronta, creativa… la conoscevano tutti. Era spartana, senza fronzoli, per questo amata e benvoluta da tutti. La chiesa stracolma ha accolto il feretro poggiato a due passi dalla miracolosa immagine della Madonna di Valverde. Padre Nei Simon, il parroco del Santuario, nell’omelia l’ha ricordata con grande e sentito affetto, come quello di un fratello più grande col quale potersi permettere “di battere il cinque”: «Era il suo modo di salutarmi, una ragazzina vivace, amabilissima che frequentava l’oratorio, amante dello sport. Il Signore l’ha già accolta, ai ragazzi della nostra comunità voglio dire che se avete qualche problema, io sono qui ad ascoltarvi. Non chiudetevi mai in voi stessi, ma parlatene, ad ogni cosa c’è rimedio».