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Uccise due rapinatori e ne ferì un terzo : Gup, perizia psichiatrica

Di Carmela Marino |

CATANIA – «Accertare se nei frangenti immediatamente interessati dalle condotte ascritte in capo all’imputato le condizioni di mente del predetto fossero affette da condizioni patologiche, ancorché momentanee, atte ad incidere sulla capacità dello stesso di determinarsi liberamente e di agire per conseguenza, ovvero, se le condotte medesime debbano meramente ascriversi a uno stato emotivo, benché alterato».

E’ il quesito posto dal Gup di Catania, Fabio Di Giacomo Barbagallo, al professore Eugenio Aguglia che ha ricevuto l’incarico di eseguire una perizia psichiatrica al gioielliere di Nicolosi, Guido Gianni, di 57 anni, che il 18 febbraio del 2008 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo che avevano assaltato il suo negozio minacciando di uccidere la moglie con una pistola poi risultata a salve e senza il tappo rosso. Per l’uomo, difeso dagli avvocati Orazio Gulisano e Michele Liuzzo, la Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per duplice omicidio e tentativo di omicidio.

Il perito ha fissato l’inizio delle operazioni il prossimo 23 novembre, ed ha chiesto al Gup di avvalersi di uno psicologo al fine di valutare l’opportunità di somministrare dei test all’imputato. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 1 febbraio 2017. Dalla ricostruzione dei periti medico legale e balistici l’uomo dopo avere ingaggiato una colluttazione con i banditi li avrebbe feriti, ma i colpi mortali sarebbero stati esplosi mentre fuggivano e i tre sarebbero stati centrati alle spalle. Nell’udienza preliminare i familiari delle due persone uccise, Davide Laudani e Sebastiano Catania, e il ferito, Fabio Pappalardo, entrati nell’inchiesta come parti lese, si sono costituiti parte civile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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