PATERNO’ – Avrebbe usato una pistola calibro 22, una delle armi detenute legalmente in casa, Gianfranco Fallica, il consulente finanziario di 35 anni di Paternò, che, secondo l’ipotesi che prende sempre più consistenza, ha ucciso a moglie Cinzia Palumbo, di 34 anni, e poi i suoi due figli, Daniele di 6 anni e Gabriele di 4 anni, infine si è suicidato sparandosi un colpo in testa. I loro corpi sono stati rinvenuti nella tarda mattinata di oggi dai carabinieri di Paternò.
La tragedia è avvenuta nella camera da letto della casa della famiglia, al piano superiore della casa a due piani di via Libertà 25 dove vivevano da quando si erano sposati. Fallica era un consulente finanziario, titolare di un’agenzia della Credipass che aveva aperto da poco a Paternò. La moglie era casalinga, ma aiutava spesso i genitori proprietari di un noto ristorante della zona, il Villa delle Muse, location soprattutto di ricevimenti e feste.
All’apparenza erano una coppia riservata, dedita al lavoro e alla famiglia. Lui – come detto – ultimamente era preso dal lavoro, dall’apertura dell’agenzia finanziaria che aveva deciso di avviare, lei con due figli piccoli era sempre indaffarata e in più riusciva anche a dare una mano all’attività dei genitori, oltre a occuparsi di quello che era più di un hobby: le decorazioni.
Alcune indiscrezioni raccolte in paese, parlano di depressione, altre di problemi economici dell’uomo. Ma entrambe le circostanze sono state smentite dai familiari della coppia. Secondo alcune voci non confermate, negli ultimi tempi tra Gianfranco e la moglie Cinzia ci sarebbe stato qualche screzio a causa della gelosia di lui. Ma nulla lasciava presagire quanto successo.
I corpi della donna e dei bambini erano sul letto, quello dell’uomo a terra con accanto l’arma. A fare il tragico ritrovamento è stato il padre della donna, allarmato dal fatto che non si erano fatti sentire. In possesso di una copia delle chiavi dell’appartamento è entrato in casa e ha fatto la tragica scoperta, ed ha avvisato i carabinieri.
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Ci sono anche alcuni farmaci antidepressivi al vaglio degli investigatori che indagano per ricostruire quanto avvenuto. I medicinali, che sono stati sequestrati, erano in camera da letto. Il ritrovamento dei farmaci ha fatto scattare un interrogativo su chi, in famiglia, li prendesse. Un dubbio che sarà fugato dopo una serie di interrogatori di familiari e amici della coppia. Importante sarà anche l’autopsia disposta dalla Procura etnea che ha aperto un’inchiesta.
«E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci, una famiglia perbene, di lavoratori. La città tutta soffre, non possiamo far altro che stringerci attorno ai familiari e ai partenti, un Intero paese soffre . Questa famiglia mancherà all’intero paese», ha detto il sindaco di Paternò, Nino Naso, arrivato nella casa del consulente finanziario che ha ucciso moglie e figli.
La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Distefano. Sul posto anche il reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri. Non c’è una versione ufficiale, ma la tesi privilegiata è quella dell’omicidio-suicidio, corroborata da due elementi: la porta di casa chiusa dall’interno e i primi esami del medico legale.