Catania
Truffe e operai in “nero” al cimitero di Catania: sette denunciati
CATANIA – Sette persone denunciate, due anche per truffa aggravata allo Stato, due sequestri penali e uno amministrativo eseguiti e scoperta la presenza di nove lavoratori in “nero”. E’ il bilancio di un’operazione di controllo della polizia di Stato nel rione Zia Lisa di Catania, compreso nel cimitero della città.
In due cantieri edili allestiti per la realizzazione di loculi sono stati trovati muratori senza dispositivi di protezione individuale e che erano nei piani alti degli edifici e su un ponteggio non a norma, senza nemmeno parapetti. I due cantieri sono stati sequestrati. Inoltre un automezzo utilizzato da una ditta era sprovvisto della copertura assicurativa e il conducente senza patente e un autocarro era privo della revisione del veicolo. Uno dei muratori presenti lavorava in “nero” e percepiva l’indennità di disoccupazione, e per questo è stato indagato in stato di libertà per truffa aggravata. La polizia ha anche denunciato tre persone per violazioni in materia di sicurezza dei cantieri edili.
Un controllo, in un’altra area del cimitero, ha consentito di accertare la presenza di due operai intenti a lavorare in nero: hanno riferito di svolgere, ormai da anni, le pulizie, occupandosi anche della gestione delle tombe. Ne gestiscono circa 50, percependo sino a 100 euro al mese per ciascuna. I controlli di polizia hanno riguardato anche l’area di fronte al cimitero: è stato individuato un negozio di stucchi, abusivo e senza un regolare contratto di locazione, al cui interno lavoravano diversi soggetti in nero e, tra questi, un minorenne che al momento del controllo aveva disertato la scuola dell’obbligo e una persona titolare di Rei. L’uomo è stato indagato per truffa aggravata e la situazione del minorenne è stata segnalata ai servizi sociali del Comune di Catania. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA