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«Ti ammazzo, ti faccio a pezzi», la minaccia da brividi dello stalker violento arrestato a Fiumefreddo

A chiamare i carabinieri la vittima, una donna di 47 anni di Giarre

Di Redazione |

I Carabinieri di Fiumefreddo di Sicilia hanno arrestato un 50enne del posto per atti persecutori nei confronti della sua compagna, una 47enne di Giarre.

I militari sono intervenuti erano intervenuti a seguito di una richiesta d’aiuto della donna che, attraverso il 112, aveva avvertito i Carabinieri di Giarre di essere appena stata malmenata dal proprio compagno che, inoltre, avrebbe anche rivolto minacce di morte nei suoi confronti e della sua famiglia.

I carabinieri hanno subito raggiunto l’abitazione della donna, trovando effettivamente davanti l’ingresso il figlio di quest’ultima in compagnia del 50enne che, in evidente stato di ebbrezza alcolica e nonostante la presenza degli stessi carabinieri, cercava di entrare all’interno dell’appartamento bussando violentemente alla porta. La donna, divorziata, ha in seguito sporto denuncia contro il compagno reo, a suo dire, di un’ossessiva gelosia che lo avrebbe quotidianamente portato ad episodi di violenza fisica o verbale, con minacce di morte anche nei confronti dei suoi familiari «.. sei una (…) fai schifo, tu ed i tuoi figli siete tutti (…) …ti ammazzo, ti faccio a pezzi!!! … ».

Ma non bastava perché il 50enne, con il quale aveva allacciato una relazione sentimentale nel maggio del 2021, ormai condizionava la sua vita controllandola ossessivamente con videochiamate, nel corso delle quali la donna doveva dire perché si trovava on-line e con chi stesse parlando.

Tale comportamento, mai denunciato per timori di violente reazioni di quest’ultimo, ha fatto maturare alla donna la decisione di interrompere quel rapporto “malato” ma successivamente, ritenendo che il comportamento dell’ex compagno fosse cambiato, ha riallacciato la relazione nel gennaio di quest’anno.

Nulla però – come sempre accade – era realmente mutato ed anzi quel giorno l’uomo, per il sol fatto di non aver lei accettato di raggiungere insieme un albergo sul motociclo del compagno piuttosto che in auto, l’avrebbe presa a schiaffi ingiuriandola anche di «… fai la (…) anche con i Carabinieri!!! …» perché quest’ultimi, transitando proprio in quel momento ed avendola vista discutere con il 50enne, le avevano chiesto se andasse tutto bene ottenendo risposta positiva.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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