San Giovanni La Punta (Catania) – «Per la prima volta nell’ordinanza di Protezione civile che ha nominato il commissario, abbiamo adottato delle misure immediate per favorire il rientro delle persone nelle abitazioni che non hanno subito danni strutturali». A sottolinearlo il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, a San Giovanni la Punta, al termine di una visita nei luoghi del Catanese colpiti dal sisma di Santo Stefano, compiuta insieme ai sottosegretari Salvatore Giuliano (Istruzione) e Vito Crimi (presidenza del Consiglio), al prefetto Claudio Sammartino e al commissario Calogero Foti conclusa dall’incontro con i sindaci dei centri colpiti: Zafferana, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi, Santa Venerina, Milo, Viagrande e Trecastagni e dal sindaco metropolitano Nello Pogliese.
«Abbiamo previsto il contributo fino a 25mila. Entro oggi (ieri per chi legge) il commissario straordinario nominato per l’emergenza, Calogero Foti, emanerà la disposizione attuativa dell’ordinanza e quindi si potrà materialmente partire. Abbiamo previsto il minimo – continua Borrelli – una semplice Cila, la comunicazione di inizio lavori, come quando si fa una semplice ristrutturazione in casa e anche la possibilità di avere un anticipo del finanziamento. Credo che abbiamo fatto il massimo» aggiunge con soddisfazione il responsabile della Protezione civile, il quale, tuttavia, sa bene che la partita non è chiusa: «Adesso stiamo cercando di accelerare il percorso della ricostruzione pesante, che dovrà necessariamente passare attraverso un decreto legge». Una fase che dovrebbe chiudersi nell’arco di un mese, salvo il tempo per convertire il decreto in legge. La struttura regionale della Protezione civile, guidata dal commissario Foti, ha già fatto una prima stima dei danni subìti da chiese, strade, edifici pubblici e scuole, ma su questo fronte nessuno si sbilancia, perché i controlli non sono stati completati e quindi ogni numero potrebbe risultare fuorviante e comunque non inferiore a 20 milioni. «Abbiamo preso contezza dei danni alle scuole – ha dichiarato il sottosegretario al Miur Salvatore Giuliano – a questo proposito stiamo individuando tutte le forme per garantire l’erogazione delle somme necessarie e fare sì che tutti gli studenti possano frequentare gli istituti.
«Come Governo – ha concluso Giuliano – abbiamo già dato delle risposte concrete dopo gli eventi sismici del mese di ottobre e tempestivamente siamo intervenuti e abbiamo già erogato le risorse agli enti locali per garantire l’agibilità degli istituti scolastici danneggiati». «Abbiamo messo a frutto le esperienze degli anni passati e soprattutto delle difficoltà che si sono vissute nel Centro Italia – ha aggiunto Borrelli – Ci siamo impegnati con un grande gioco di squadra e sono fiero che il sistema sia riuscito a reagire con questa capacità di intervento. Tutto quello che c’era da fare dal punto di vista organizzativo e burocratico è stato fatto».
La serie di terremoti che hanno colpito il Centro Italia ha fatto maturare nel Governo l’idea che occorre un approccio organico, per la gestione delle fasi dell’emergenza e della ricostruzione dopo un evento sismico. «Entro il 2019 – aveva anticipato il sottosegretario Crimi ad Avvenire – vareremo un testo unico delle leggi sulla ricostruzione… Serve una norma che permetta, un istante dopo il verificarsi di una tragedia, a ogni cittadino, impresa, istituzione, di sapere quali misure di sostegno economico e socio-assistenziali saranno adottate».