CATANIA – E’ allarme per la carenza di posti letto nelle terapie intensive della Sicilia. In questo periodo dell’anno, caratterizzato in particolare dalla recrudescenza delle patologie collegate al freddo e alle complicazioni delle sindromi influenzali, nelle rianimazioni dell’isola e nei reparti di emergenza si stanno vivendo giornate di forte tensione e preoccupazione.
A soffrire particolarmente di questa carenza di posti letto è la Sicilia orientale e Catania, dove all’Ove l’emergenza è costante e al Cannizzaro i posti letto sono tutti esauriti. Da 48 ore nel Pronto soccorso del Vittorio Emanuele, nell’unica postazione di terapia intensiva del reparto riservata ai casi critici, c’è un paziente che è rimasto lì perché non esistono reparti idonei dove ricoverarlo. I dirigenti medici hanno segnalato la gravissima emergenza al 118 per un eventuale trasferimento del paziente in altri reparti dell’isola, ma nonostante gli sforzi finora nessun ospedale avrebbe dato una risposta positiva per il trasferimento.
«In questo caso – spiega un medico del Pronto soccorso – abbiamo l’unico posto di terapia intensiva occupato. Se dovesse arrivare un altro paziente in stato critico potremmo essere costretti a posizionarlo in sala operatoria, ma se nel frattempo si dovesse presentare un malato in fase critica che necessita di un intervento immediato il Pronto soccorso potrebbe andare in tilt e si potrebbe essere costretti a mettere uno di questi malati in una postazione non del tutto idonea per la sua salute».
Il medico non aggiunge altro, ma si intuisce chiaramente che al momento la situazione che che si vive nei Pronto soccorso è al limite del collasso anche a causa della carenza di posti letto nelle rianimazioni siciliane. L’assessorato alla Salute aveva preannunciato come imminente un aumento dei posti nei reparti di terapia intensiva, ma sino a questo momento i letti non sono aumentati perché anche il personale non è in numero sufficiente per accrescere la disponibilità in questi reparti salvavita.
Anche il «118» ha ben chiara la gravissima situazione venutasi a creare, che dura ormai da oltre 48 ore. «Si tratta di un grave problema regionale che affronteremo in un incontro il prossimo 30 gennaio – spiega un dirigente del 118 di Catania -Noi quando ci chiamano dobbiamo per forza dare seguito alla richiesta di soccorso, ma oggi la situazione è veramente complicata».
Il «118» catanese ieri, attraverso la sua dirigente Isabella Bartoli – ha fatto una segnalazione ai referenti regionali attenzionando le difficoltà a dar seguito al trasferimento di pazienti gravi in altri reparti dell’isola. «Nel prossimo incontro del 30 – continua il medico del 118 – affronteremo proprio la carenza di posti letto nelle terapie intensive dell’isola e la grave situazione in cui versano alcuni Pronto soccorso».
Si tratta di argomenti delicatissimi che attengono alla salute di tutti i siciliani. Qualcuno dovrà chiarire come si intende affrontare l’emergenza attuale che si registra non solo a Catania.