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«Sui rischi e i pericoli del mare, diportisti e bagnanti sono più consapevoli»

Il bilancio dell'operazione "Mare e laghi sicuri" 2024 della Guardia Costiera di Catania

Di Francesca Aglieri Rinella |

“Omnia vincit animus” è il loro motto. Che al di là della traduzione letterale racchiude in sé diversi significati: l’intelligenza, la passione, il coraggio che gli uomini e le donne della Guardia Costiera mettono in campo quotidianamente. Un impegno via terra e via mare che va oltre i numeri raggiunti al termine dell’operazione “Mare e laghi sicuri” 2024. A bordo del pattugliatore d’altura Dattilo, ormeggiato al molo di Levante, a tracciare il bilancio dell’attività svolta per garantire la sicurezza della navigazione dei diportisti e i controlli sui litorali marino costieri sono stati: l’ammiraglio Antonio Ranieri (direttore marittimo della Sicilia Orientale), il capo sezione operativa, Marco Ferreri, il comandante della nave Dattilo, Davide Guzzi e il capo servizio operazioni, Michele Messina.

Le attività

Salvaguardia della vita umana in mare, vigilanza sul regolare svolgimento delle attività ricreative e commerciali e tutela dell’ecosistema marino sono stati i punti cardine che hanno caratterizzato la fase operativa coordinata dalla Direzione Marittima etnea. Solo a Catania sono state otto le unità soccorse, 31 gli eventi Sar (search and rescue), 15 le persone soccorse, 2.240 i controlli eseguiti e 95 le sanzioni amministrative. Quest’ultimo dato registra una diminuzione delle sanzioni rispetto allo scorso anno, nonostante il numero dei controlli sia stato maggiore. Sanzioni che riguardano in particolare i limiti consentiti ai diportisti di avvicinarsi alle coste nell’interesse di bagnati e sub.

Più controlli in mare, meno infrazioni

«Abbiamo incrementato il numero dei controlli – ha spiegato l’ammiraglio Ranieri – e il trend percentuale delle infrazioni è significativamente più basso. Dati che indicano come l’attività di prevenzione e le informazioni che veicoliamo durante tutto l’anno, anche nelle scuole, dà i suoi frutti. C’è quindi una maggiore consapevolezza di quali sono rischi e pericoli del mare e delle spiagge».Mentre in totale lungo i 650 chilometri di coste di giurisdizione della Sicilia Orientale comprese le isole Eolie, le Aree Marine Protette “Isola dei Ciclopi, “Plemmirio” e “Capo Milazzo” sono state: 90 le persone soccorse; 35 le unità navali soccorse; oltre 12.000 i controlli a mare e a terra; 909 le sanzioni amministrative; 58 le notizie di reato; 11.000 metri quadrati, tra spiagge e tratti di mare abusivamente occupati, restituiti alla libera fruizione.

I soccorsi

Tra le operazioni più significative si ricorda quella del pomeriggio del 18 agosto, quando la sala operativa ha ricevuto un segnale di emergenza Mayday via radio da parte di una barca a vela in navigazione da Siracusa a Catania. Era necessaria un’urgente evacuazione medica, a causa di un ferito presente a bordo dell’imbarcazione, vittima di una caduta accidentale che richiedeva un immediato intervento sanitario. È stata subito inviata in zona l’unità Sar M/V CP 888 e il battello veloce Gc B169, insieme con le moto d’acqua della polizia, che hanno raggiunto l’imbarcazione a circa 6 miglia a sud del porto, recuperato il passeggero e affidato alle cure dei sanitari. Complessivamente l’attività ha visto quotidianamente impegnati e pronti a intervenire – in caso di emergenze in mare – più di 95 donne e uomini, oltre 21 mezzi navali e aerei della Guardia Costiera. Mandata in soffitta l’edizione 2024, la Guardia Costiera guarda alla programmazione del prossimo anno che partirà già dal primo ottobre. Fondamentale è, infatti, l’attività informativa e preventiva anche nelle scuole e finalizzata a sensibilizzare l’utenza sui principi di prudenza, consapevolezza e responsabilità, che svolge un ruolo cruciale nella promozione della sicurezza marittima.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA