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Strada blindata nel day after. «Ora la chiudiamo per sempre»

Di Cesare La Marca |

In quest’area che non è mai stato facile tenere del tutto sotto controllo, dove tra le luci multicolori delle giostre e gli odori e i sapori dei camion dei paninari si trovano a coabitare a volte con qualche difficoltà diverse e variegate anime della città, gli ambulanti abusivi “innamorati” proprio di questa strada, le famigliole con bambini al seguito, i frequentatori dei vicini bar, gli appassionati dello jogging, i ciclisti e magari pure i residenti, a un’aggressione così grave come quella che ha funestato la serata di sabato, ai danni di un ispettore dei vigili urbani in servizio davanti alla transenna vicino alla rotatoria, non si era mai arrivati. Neanche nell’eterno e a volte rocambolesco inseguimento tra “guardie e ladri” che anima le estati di via del Rotolo, ovvero tra i vigili dei reparti Annona, Sicurezza urbana e Viabilità e gli irriducibili ambulanti irregolari che di trasferirsi in via Anfuso non hanno mai voluto saperne.

Tensione, controlli, polemiche, un po’ di concertazione quando va bene, poi di nuovo un’occupazione di suolo pubblico e uno sgombero, così quasi ogni settimana, ma quella di sabato sera è vicenda diversa e molto più grave nella sua imponderabile imprevedibilità e nel suo assurdo squilibrio tra causa ed effetto, tanto da rendere tutti più sgomenti e attoniti per quello che è successo comunque qui, in questa strada troppe volte sotto i riflettori della cronaca, e che a Catania potrebbe però succedere ovunque; perfino per qualsiasi divieto di transito e davanti a qualsiasi transenna, simboli di regole che c’è chi pretende di non rispettare, anche con la violenza. Ieri pomeriggio lo scenario è stato da “quiete dopo la tempesta”, con i duecentocinquanta metri di via del Rotolo blindati dalla rotatoria a piazza Nettuno, con un servizio interforze di Vigili urbani, Polizia e Guardia di finanza per il controllo antiabusivi comunque potenziato in una domenica comunque un po’ più complicata di tutte le altre, che già non sono mai tranquille. Al di là di piazza Nettuno, sul Lungomare ancora in versione pienamente estiva, sono in fase di montaggio gli stand del mercatino della festa di Ognina, mentre sulla via del Rotolo “militarizzata” e se non altro al sicuro da qualsiasi attacco terroristico il pomeriggio scorre quasi normalmente – se non fosse per i vigili in servizio alla stessa transenna dell’aggressione che non riescono a darsi pace per quanto accaduto al proprio collega – tra chi corre, chi passeggia, chi pedala, chi gusta un panino, prima che scendano le ombre della sera e qualche ambulante provi a piazzare la sua merce, come capita quasi ogni settimana.

«Ci sentiamo assediati da questa situazione, per questo ritengo che la via del Rotolo dovrebbe essere sempre chiusa al traffico – dice Giovanni Rapisarda, che passeggia con la moglie romena sulla strada che porta al Lungomare – solo così si eviterebbe il caos che si forma e la via del Rotolo sarebbe restituita ai residenti e alla città». Ci sono famiglie che passeggiano e che entrano e escono dall’ingresso laterale del supermercato, tutto sembra quasi normale, se non fosse per le Forze dell’ordine schierate come per un derby o per un evento ad alto rischio, ma niente può essere normale a poche ore da un sabato sera di ordinaria follia.

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