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Spiagge libere della Plaia a cemento zero. «Le ruspe sono pronte»

Di Cesare La Marca |

La prima domenica di maggio, peraltro, coincide proprio con il Primo maggio, quando il litorale della Plaia, come ormai tradizione, diventa meta di migliaia di giovani, che si riuniscono all’insegna della musica e del divertimento, e per le spiagge libere a “cemento zero” sarebbe questa un’ottima occasione per mettersi in vetrina, a patto certo che si faccia in tempo. L’anticipo della stagione al mese di maggio, per valorizzare il clima di cui gode Catania, è da anni un obiettivo che non viene raggiunto, alla Plaia e soprattutto al Lungomare, a causa di problemi e intoppi anche legali che ritardano l’apertura di spiagge libere e solarium. I lavori che stanno per essere avviati prevedono la totale decementificazione e a seguire una serie di servizi per la tematizzazione delle spiagge: la prima sarà dedicata allo sport, anche perché più facilmente raggiungibile a piedi, di corsa o in bici, la seconda alla natura, con un graduale percorso mirato a ricreare le originarie dune della Plaia e l’ecosistema naturale, e la terza alle famiglie, con attrezzature come barbecue fissi. Non resta che vedere se, almeno così, la Plaia riuscirà a “cambiare” estate, e a uscire dal lungo letargo che l’avvolge prima e dopo la bella stagione, per nove mesi all’anno.

L’iter

L’appalto da 300mila euro è stato aggiudicato con le risorse (circa il 2% dei trasferimenti regionali) accantonate in seguito al “referendum” on line con cui il Comune, con lo strumento della democrazia partecipata previsto proprio da una legge regionale, ha invitato i cittadini a esprimersi su quattro diversi progetti. Su un totale di 9.854 catanesi votanti, la riqualificazione delle tre spiagge libere ha ottenuto 4.683 preferenze, il 47,5% del totale.

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