La siccità ha colpito gli agrumeti della Piana di Catania, con frutti raccolti di piccola taglia e necessariamente da dirottare verso la trasformazione industriale, al prezzo di 30 centesimi al kg contro i 2 euro della vendita al consumo fresco. Una soluzione arriverà nel 2026. Come abbiamo ampiamente anticipato, l’Enel conferma che lo scorso 8 gennaio Enel Green Power ha avviato i lavori per la realizzazione del nuovo scarico di fondo della diga Pozzillo. L’intervento, nell’impianto gestito da Enel Green Power, ma di proprietà della Regione, avrà un costo di 33 milioni, finanziato dal “Pnrr” dopo un primo stanziamento della Regione col Fsc.

«Unico al mondo per tipologia – si legge nella nota Enel – l’intervento consentirà di ripristinare la funzionalità dello scarico di fondo della diga che, dalla fine degli anni ‘90, è occluso a causa dell’elevato interramento che, per varie ragioni legate anche alla morfologia del territorio, ha interessato il lago Pozzillo e che, nel 2006, aveva indotto la Direzione generale Dighe a emanare un provvedimento amministrativo con il quale la capacità utile dell’invaso veniva ridotta da 120 a soli 60 milioni di metri cubi». In particolare, assicura Enel, «all’interno del lago verranno realizzate barriere che consentiranno di costruire il nuovo scarico senza lo svuotamento completo dell’invaso e senza interrompere i prelievi per i fabbisogni irrigui della piana di Catania».

Con il completamento dei lavori, previsto a fine 2025, e il pieno ripristino delle condizioni di operatività ottimali, dunque, «la diga potrà tornare ad accogliere circa 120 milioni di metri cubi d’acqua consentendo all’invaso, che oggi è stagionale, di tornare ad essere “pluristagionale”. Infatti, quando la piovosità annuale lo consentirà e il Consorzio non avrà la necessità di utilizzare tutta l’acqua accumulata, questa potrà essere lasciata nel bacino e venire utilizzata successivamente, in anni meno piovosi». «L’intervento – spiega Girolamo Andrea Cicero, responsabile Hydro area Sud di Enel Green Power e responsabile unico del progetto di Pozzillo – è frutto della sinergia tra Regione, Direzione generale Dighe e Enel Green Power Italia che, individuato come soggetto attuatore, ha curato la progettazione e l’autorizzazione e eseguirà i lavori. Una sinergia efficace, basata su una comunità di intenti e una fattiva collaborazione, certamente replicabile in altri casi».

«Nell’ultima Finanziaria – aggiunge l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro – abbiamo inserito 7,5 milioni per il ritiro dal mercato degli agrumi di piccolo calibro. Un ristoro fondamentale per tutte quelle imprese agrumicole colpite dalla siccità che ha determinato la produzione di arance di piccolo e piccolissimo taglio. Come assessorato all’Energia, nel caso della diga Pozzillo abbiamo agito fattivamente, anche dal punto di vista economico, per fare in modo che i lavori potessero partire. L’intervento permetterà di raddoppiare la capacità della diga e di assicurare i volumi d’acqua per uso irriguo ai comprensori delle province di Enna e Catania. La Regione raggiunge il doppio obiettivo di rimettere a posto una diga strategicamente importante, garantendone la manutenzione e la continuità, e di ottenere maggiori quantità di acqua a disposizione delle numerose aziende agricole che operano nei 60.000 ettari della piana di Catania. Sono previsti 12 interventi nelle dighe, su scala regionale, per un investimento pari a 284 milioni. Nel Collegato approvato con la recente Finanziaria sono stati inseriti ulteriori 6 milioni di euro per il triennio 2024/2026, utili alla realizzazione degli studi di fattibilità tecnico economica».