la storia
Si infrange il sogno di Manuela, non è riuscita ad acquistare la “sua” casa all’asta
La storia (purtroppo non a lieto fine) di Manuela Calvagna che non è riuscita a salvare la casa in cui vive in affitto
È un sogno che si è infranto quello di Manuela Calvagna: la “sua” casa, quella in cui vive in affitto dal 2003 a San Gregorio di Catania, è andata all’asta. Lei, 44 anni, affetta dalla sclerosi multipla che l’ha resa disabile, ha sperato fino all’ultimo che l’asta andasse deserta, ma non è stato così. Per salvare l’abitazione che ha modificato e reso a misura di disabile, Manuela aveva lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma gofundme per racimolare il denaro necessario e partecipare all’asta. Ma l’importo non è stato raggiunto e la casa è stata acquistata per 80mila euro da altri. Quello che ha raccolto – tra offerte on line e donazioni private – Manuela lo impiegherà per pagare l’affitto.
La casa venduta all’asta
«La mia impresa si è interrotta – dice Manuela rivolgendo un pensiero a chi l’ha sostenuta – l’immobile è stato aggiudicato, quindi, il mio sogno di poterci rimanere in maniera stabile si interrompe qui. È stato bello crederci, è stato bello sperare, ma la cosa più bella di tutta questa vicenda è stata avvertire così forte la solidarietà della gente. Tutto questo affetto mi ha scaldato il cuore e renderà meno duri i giorni a venire. Quanto raccolto verrà destinato a fronteggiare il pagamento del canone di affitto della casa (costo già da tempo divenuto piuttosto difficile da sostenere tenuto conto dell’esiguo importo della pensione di invalidità). E a questo si aggiunge il fatto che le spese della mia assistenza sono sempre più onerose. Grazie a voi, sarà più semplice affrontarle».
La sclerosi multipla
A causa della malattia con cui convive da 20 anni, Manuela non ha la possibilità di fare programmi. Pensa al presente con uno sguardo al futuro, quantomai incerto. «Non sono davvero in grado di dire cosa sarà del mio futuro, ciò che è certo è che non mi aspettano tempi semplici, ma sono pronta ad affrontarli. Vi ringrazio tutti per l’affetto che mi avete mostrato, per non avermi fatto sentire sola neanche un istante in questa vicenda. L’umanità è migliore di quello che pensiamo. Insieme possiamo superare difficoltà inimmaginabili».
La salute prima di tutto
«Ho comunque un contratto di affitto – dice a La Sicilia – che mi tutela per un po’ di tempo e aspetto di conoscere quando saranno concluse le procedure di assegnazione dell’immobile e il mio padrone di casa che potrebbe anche essere intenzionato a non rinnovarlo. Vedremo. Un po’ sono abituata a questo stato di incertezza, non sono mai certa di nulla. La mia prossima mossa è quella di concentrarmi nuovamente sulla mia salute che ho trascurato in questi mesi per via del pensiero della casa. Sono stata presa e ho messo da parte le priorità che mi aiutano a vivere meglio, tra cui la fisioterapia. Riparto da questo, per tentare di recuperare quelle piccole abilità perse in quest’ultimo periodo di profondo stress».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA