Caltagirone. Si è schiantato in macchina contro un autoarticolato che trasportava i succhi d’arancia della sua azienda. Una tragica fatalità. E’ morto sul colpo Vincenzo Davide Tamburino, catanese di 55 anni, manager dell’Ortogel, la fabbrica che, nella zona industriale di Caltagirone, trasforma i pregiati agrumi della Piana in succhi apprezzati in Italia e all’estero. Il Tir aveva fatto il carico nello stabilimento, distante una quindicina di chilometri dal luogo dell’incidente, e si era messo in marcia, verso Catania, ma diretto in Germania. Alla guida un algerino di 59 anni. Lui, Vincenzo Davide Tamburino, era al volante di una Mercedes Classe C Station Wagon. Andava nella sua azienda, quella per cui il nonno prima, il padre Marco poi, avevano sudato e lottato, gioito e ingoiato anche qualche boccone amaro. Una “creatura” di famiglia, amata e coccolata. Proprio come si fa con un figlio. Difesa con determinazione nei momenti più difficili, ma anche, anzi soprattutto, mostrata con orgoglio dopo i tanti risultati positivi raggiunti, frutto della capacità di scommettersi e di innovare.

E’ accaduto tutto in un attimo, all’inizio di un tratto rettilineo, al Km 31 + 600, in territorio di Mineo, a pochi chilometri di distanza dal Cara, il Centro di accoglienza per richiedenti asilo: per cause ancora da accertare con esattezza – al lavoro gli agenti della Polstrada di Caltagirone, diretti dall’ispettore Emilio Ruggieri – l’auto è finita contro il mezzo pesante. Si è trattato di uno scontro definito, nel gergo degli addetti ai lavori, “fronto laterale”, rivelatosi fatale per il 55enne. Un impatto violento e devastante.

Agghiacciante la scena presentatasi ai soccorritori, con l’auto ridotta a un ammasso di rottami e il corpo senza vita del povero Tamburino. La Mercedes, infatti, si è completamente accartocciata, tanto da rendere molto difficoltose le operazioni di estrazione del cadavere, incastratosi sotto la motrice del Tir, dalle lamiere contorte. L’autista dell’autoarticolato è rimasto ferito in maniera lieve, ma in comprensibile stato di choc.

Sul posto sono arrivati, oltre ai poliziotti della Stradale calatina, anche i vigili del fuoco, gli agenti del Commissariato, l’elisoccorso, ambulanze e personale dell’Anas. Il medico legale Maria Berlich ha compiuto l’ispezione cadaverica. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Caltagirone. Il traffico lungo l’arteria, la principale per un vasto territorio, è rimasto bloccato per parecchie ore (sino alle 17,30 circa) in entrambe le direzioni di marcia e fatto defluire attraverso la vicina strada statale n. 385. Quello di ieri è il primo incidente mortale registratosi, nel 2017, sulla Ss 417 Catania – Gela. Un pessimo inizio d’anno. Pochi mesi fa un altro incidente era costato la vita a un giovane extracomunitario ospite del Cara, investito mentre era in bici. Ma negli ultimi anni i sinistri su questa arteria si sono notevolmente ridotti.

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