Scordia (Catania) – La Guardia di Finanza di Catania ha eseguito un provvedimento di confisca al patrimonio di Rocco Biancoviso di Scordia. In particolare, le indagini hanno consentito di accertare: da un lato, la pericolosità sociale dell’uomo, già destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere per la sua partecipazione, quale referente per il territorio di Scordia, al clan “Santapaola-Ercolano” e aver gestito, per conto del sodalizio, le estorsioni nei confronti degli imprenditori. Dall’altro, la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare di Biancoviso, che in alcune annualità ha dichiarato redditi pari a zero, e il complesso patrimoniale, composto da terreni, da una villa con piscina e dalle disponibilità finanziarie a lui riconducibili, anche se intestate ai familiari (come il disco pub “Eden”, di cui risulta proprietaria la moglie). E’ stata poi ricondotta a Biancoviso la titolarità di due società (“Il coccodrillo srl” e “Il Coccodrillo srls”) proprietarie di due supermercati a Scordia, formalmente intestate a due coniugi.
Al riguardo, le indagini hanno consentito di appurare che i coniugi da un lato, a fronte di redditi modesti, hanno effettuato rilevanti investimenti di somme di denaro, di cui non hanno saputo fornire spiegazione, nell’acquisto delle due società; dall’altro, hanno nel tempo intessuto stretti rapporti con Biancoviso, il quale è risultato il “socio occulto” delle due società, i cui locali sono stati utilizzati anche per gestire le attività del clan mafioso. La confisca ha riguardato la confisca a Scordia di 9 terreni; 8 fabbricati, tra i quali una villa con piscina; 2 auto, tra cui una Porsche Cayman; circa 66 mila euro in contanti; un disco pub; le quote sociali e relativi compendi aziendali di due società (“Il coccodrillo srl” e “Il Coccodrillo srls”) aventi sede a Scordia, operanti nel settore della distribuzione di generi alimentari (due supermercati), per un valore complessivo di 10 milioni di euro.