Catania
Sardine, a Catania migliaia in piazza contro l’odio
Alla fine hanno “sconfinato” in piazza Duomo le “sardine” catanesi, forse troppo strette alla Pescheria o forse semplicemente per dimostrare in piazza aperta quanti sono. Hanno iniziato a arrivare intorno alle 18, come da copione, superando la fontana dell’Amenano e riempiendo in circa mezz’ora la piazzetta dove ogni giorno si vende il pesce. Erano poco meno di un migliaio. Ma all’improvviso, forse anche con la solita “comodità” tutta siciliana ecco arrivare altre persone, e altre ancora, almeno duemila in tutto, ma anche di più. La decisione di “appropriarsi” del Liotro in piazza Duomo poco prima delle 19, è stata quasi sicuramente premeditata: un’occupazione pacifica, con le forze dell’ordine comunque attente che si mantenesse l’ordine.Una marea di persone colorate e di ogni età, perfino una “sardina del 1935”, Arturo Cammarata, in bicicletta con un cartello per identificarsi e che sintetizza forse il comune sentire che muove tutte le “sardine” italiane: “antifascista, antirazzista e contrario a ogni discriminazione”.
“Siamo tutti leader”, rispondono dalla folla, nessuna attesa del fondatore del movimento, “abbiamo tanta voglia di pace”, “non siamo qui per politica”, “noi cantiamo sempre “Bella ciao”, come mai non la sentiamo? Perché cantiamo sott’acqua”.Suggestivo un “com’è profondo il mare”, l’inno mutuato dalla canzone di Lucio Dalla, cantato a ritmo di tamburi prima di spostarsi in piazza Duomo.
Immancabili gli slogan comuni a tutte le piazze italiane invase finora dalle sardine: “Catania non si lega, no ai pieni poteri”, “meglio un giorno da sardina che 100 da capitone”, “e noi che non perdiamo la speranza con le carezze facciamo opposizione” fino al classico “sardine… nuotiamo in mare aperto!”.
(video Santi Zappalà)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA