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Sant’Agata Li Battiati, l’ex Comune “dormiente” è il più ricco del Sud Italia

Tre posti più indietro c'è San Gregorio, che con i suoi 11.485 abitanti ha un reddito di 28.019 euro.

Di Simone Russo |

Sant’Agata li Battiati è il comune più ricco del Sud Italia. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia), che ha analizzato i dati del ministero dell’Economia e delle Finanze riferiti alle dichiarazioni dei redditi Irpef del 2021. Con i suoi 9.338 abitati (dati riferiti al 2022) Sant’Agata li Battiati è il primo comune del Sud Italia, 152° a livello nazionale, con un reddito di 28.055 euro. Tre posti più indietro c’è San Gregorio, che con i suoi 11.485 abitanti ha un reddito di 28.019 euro. Gli altri comuni del Sud Italia, soprattutto della nostra regione, sono ampiamente più indietro in questa classifica nazionale.

Si “accorcia” la distanza tra il comune più ricco e quello più povero d’Italia e per paradosso ora le parti si sono invertite. Stanno infatti a meno di 500 chilometri l’una dall’altra la località con il reddito più alto, Lajatico (Pisa) con 54.708 euro , nel Centro Italia, e quella più povera, Cavargna (Como) con solo 6.314 euro, comune del ‘ricco’ Nord ai confini con la Svizzera.

Sant’Agata Li Battiati, che era considerato un territorio “dormiente”, invece, ha dimostrato di essere un paese dove abita una classe sociale media alta, pronta a investire e a spendersi per il proprio territorio. «Un risultato così importante – spiega il sindaco di Sant’Agata Li Battiati, Marco Rubino – ci stimola ogni giorno, sempre di più, a far crescere la qualità e l’offerta dei servizi sul nostro territorio. Non siamo un comune dormitorio, ma una zona residenziale che, ancora oggi, riesce a mantenere la sua identità di paese, nel senso migliore del termine. Tra le nostre priorità, abbiamo l’ambizione di mantenere e innovare i servizi per lo sviluppo del nostro territorio per poter garantire una sempre più alta qualità della vita. Insieme con la mia Giunta, siamo fermamente convinti che un territorio curato e con una buona offerta di servizi possa essere un pregio per l’intera comunità e nel contempo possa essere un motivo di attrazione per i nuovi residenti. In questi anni – conclude il sindaco Rubino – abbiamo investito sulla cultura, la sicurezza, la raccolta differenziata, il verde pubblico, la viabilità e i luoghi di aggregazione. Molto è stato fatto con i fondi europei che per noi sono diventati investimenti ed opportunità di lavoro e servizi per la collettività».

Marco Rubino, sindaco di Sant’Agata Li Battiati

Soddisfazione espressa anche dal sindaco di San Gregorio, Carmelo Corsaro. «Questo risultato – spiega il sindaco Corsaro – è un un dato costante che c’è da lungo tempo. A San Gregorio si vive bene e questo ne è la testimonianza. In questi anni sono state fatte due scelte importanti: i servizi e la tipologia edificativa. La vicinanza con la città di Catania ha permesso di incentivare il numero di persone che hanno scelto di vivere nel nostro territorio. L’efficienza dei servizi ha permesso di avere un rapporto molto diretto tra l’utenza e l’amministrazione comunale. Tutti fattori che hanno sempre incentivato la popolazione a vivere il nostro territorio e nello stesso tempo è un motivo di richiamo e di attrazione per tutti coloro che vogliono diventare nuovi residenti di San Gregorio. Un risultato – conclude il sindaco Corsaro – che sicuramente gratifica tutto il lavoro svolto in questi anni e che, ancora una volta, ci fa raggiungere un risultato importante e prestigioso per il nostro territorio»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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