Sant'Agata in piazza Stesicoro, le parole dell'arcivescovo Luigi Renna
La Patrona a metà percorso del giro esterno
«La nostra speranza è comunitaria e non deve lasciare indietro nessuno, e ci fa guardare in alto, verso Dio, così come ha fatto sant'Agata, donna di fede e di speranza. Da lei impariamo a guardare in alto verso il Signore; da lei impariamo a guardare avanti, verso il futuro, e attorno a noi, come fratelli e cittadini. Da lei impariamo a guardare in alto, anzitutto, cioè ad avere fede in un Dio che non ci abbandona mai, anche quando sembra tutto perduto».
Lo ha detto l’arcivescovo metropolita di Catania Luigi Renna, ai solenni festeggiamenti in onore della patrona di Catania, Sant'Agata, nel corso della tradizionale programmata sosta in piazza Stesicoro, a quasi metà percorso del cosiddetto giro esterno del fercolo per le vie della città dell’Etna.
«Dobbiamo guardare - ha concluso - oltre i nostri limiti, oltre i mali di Catania e le ombre di guerra, di conflitto sociale e politico che avvolgono l’Europa, anche oltre la mancanza di fiducia tra istituzioni che in questo momento sta segnando la vita dell’Italia. Guardare avanti significa costruire insieme anche la strada che si apre davanti a noi», perché riprendendo l’omelia della Messa dell’aurora: «Non basta sperare, ma occorre organizzare la speranza! E lo si può fare se di questo mondo e di questa città ci prendiamo cura tutti. Ci sono le responsabilità di chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica e preghiamo e ci aspettiamo che abbia tanta passione, tanta concordia, tanta lungimiranza».
Il fercolo ha quindi ripreso il suo cammino. Come da espressa volontà di monsignor Luigi Renna dopo la salita dei Cappuccini e piazza San Domenico, le Sacre reliquie di sant'Agata hanno raggiunto la chiesa di Sant'Agata la Vetere. Qui si è svolta la celebrazione dei Primi Vespri in onore della Vergine e martire catanese, presieduti dal vescovo di Albano, Vincenzo Vita, lo stesso presule che ha concelebrato questa mattina la Messa dell’Aurora. La processione è quindi proseguita per le vie Plebiscito, Vittorio Emanuele, piazza Risorgimento, via Aurora, Palermo, piazza Palestro, dove ha avuto luogo l’ultima riflessione dettata da don Rosario Mazzola, parroco al Sacro Cuore al Fortino. La processione è quindi ripresa per le vie Garibaldi, Plebiscito, Dusmet, con rientro in piazza Duomo da Porta Uzeda. Oggi, in Cattedrale è in programma il Pontificale che sarà presieduto dall’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, che concelebrerà il solenne rito religioso con i vescovi di Sicilia.