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Sant’Agata, da 2 gennaio è festa a Catania: calendario sobrio ma rispettato

Di Redazione |

CATANIA – Presentato il programma dell’edizione 2019 della festa di Sant’Agata, patrona di Catania. L’arcivescovo Gristina ha annunciato che il pontificale sarà officiato dal Cardinale Francesco Montenegro ed ha invitato a vivere la Festa con serietà e devozione, sottolineando i concetti di conversione e santità. Il sindaco Pogliese, evidenziando le difficoltà legate al dissesto, ha annunciato che le risorse per la Festa saranno prese dalla Tassa di soggiorno, utilizzabile solo a fini turistici, e che comunque ci sarà una diminuzione del contributo del Comune di almeno il 10%. Il presidente del Comitato organizzatore Francesco Marano ha spiegato che la giusta sobrietà sarà compatibile con il mantenimento degli appuntamenti della Festa, anche grazie a finanziamenti di enti e privati. Illustrati i tanti appuntamenti religiosi e gli eventi culturali, sportivi, sociali. Torna l’apertura straordinaria del Sacello. L’articolato e lungo programma della Festa di Sant’Agata, che nel 2019 partirà subito dopo Capodanno, il 2 gennaio, e si protrarrà per quaranta giorni fino al 12 febbraio, è stato presentato alla città in Arcivescovado, alla presenza dell’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina, del sindaco Salvo Pogliese, del presidente del Comitato organizzatore Francesco Marano, con il presidente onorario Luigi Maina e il parroco della Cattedrale Barbaro Scionti. Presenti numerose autorità cittadine e militari, assessori e consiglieri comunali con il Presidente Castiglione, rappresentanti delle associazioni agatine, delle candelore, delle associazioni di legalità, degli ordini cavallereschi.

 Gristina, che ha rivolto un pensiero in particolare alle persone colpite dal recente terremoto etneo, ha poi ha invitato i catanesi a vivere la Festa della nostra Patrona con sobrietà e devozione, sottolineando i concetti di Conversione e Santità a cui tutti noi dobbiamo ispirarci. «Sono parole piene di significato – ha detto l’arcivescovo – che vogliamo mettere al centro della Festa. Una scelta che ha un filo conduttore anche in due importanti documenti pubblicati da Papa Francesco e dai Vescovi di Sicilia». «La città – ha aggiunto il sindaco Pogliese, sottolineando la propria emozione per i suoi primi Festeggiamenti Agatini da primo cittadino, dopo l’esperienza di agosto – vivrà come sempre una Festa unica, apprezzata in tutto il Mondo. Lo faremo, però, con un’attenzione doverosa al contesto attuale e alle difficoltà legate al dissesto. Le risorse utilizzate dal Comune vengono prese dalla Tassa di soggiorno, una tassa di scopo pagata non dai catanesi ma dai turisti, che può essere utilizzata esclusivamente per fini turistici. Ciò nonostante vogliamo dare comunque un segnale e diminuiremo il contributo di almeno il 10%, sapendo che possono essere reperite risorse anche esterne, come abbiamo già fatto positivamente per il Natale ed il Capodanno». «Organizzeremo una Festa come sempre piena di importanti eventi ma con una necessaria attenzione alle spese – ha affermato il presidente Marano. Incrementeremo la ricerca di finanziamenti da parte di altri enti, come accaduto già lo scorso anno con l’aeroporto di Catania, Amt e Sostare, e da privati e sponsorizzazioni. Avremo inoltre l’attenzione da parte della Regione, con il presidente Musumeci che ha dato la disponibilità a valorizzare questo grande evento. L’aspetto principale è la voglia dei catanesi di esserci e partecipare, in tutte le forme possibili. Ecco spiegato perché riusciremo addirittura ad incrementare gli appuntamenti, come le sette mostre dedicate a Sant’Agata o le 31 discipline sportive, di cui 8 paralimpiche, organizzate da Coni e Cip». Il presidente ha inoltre toccato due temi: il Comitato ha completato la redazione degli ultimi tre regolamenti (Processioni, Rapporti con le associazioni, Peregrinatio delle reliquie, assai importanti per tutelare sempre più ordine, sicurezza e legalità nella Festa) che saranno presentati dopo l’Epifania e saranno in vigore per i festeggiamenti di febbraio; si sta continuando a lavorare all’iter per l’ambizioso progetto di riconoscimento della Festa come Bene Immateriale da parte dell’Unesco.

Il programma della festa presentato oggi:

Cominciano il 2 gennaio con i primi appuntamenti religiosi i festeggiamenti per Sant’Agata, Vergine Patrona di Catania. Il 12 torna l’apertura straordinaria del Sacello, che tanto successo ha avuto due anni fa, così da poter ammirare la ‘cammareddà dove è collocata Sant’Agata. Il 13 gennaio inizia la Peregrinatio del Velo da Mompilieri a Mascalucia nel 350mo anniversario dall’eruzione del 1669. Il 19 gennaio la tradizionale messa in Cattedrale dedicata a Santa Lucia, il 27 la Giornata delle Associazioni agatine, il 30 inizia il Triduo solenne e la settimana di Sant’Agata con i principali eventi religiosi e culturali. Venerdì 1 febbraio il tradizionale concerto del Teatro Massimo Bellini e la sfilata con 150 abiti organizzata dall’Accademia di Belle Arti in piazza Duomo, sabato 2 la serata della Candelora, con il premio consegnato dal Sindaco ed una serata di appuntenti in piazza Duomo ed in città con la notte bianca dei musei e del commercio. Domenica 3 febbraio inizia il clou della Festa: la tradizionale sfilata delle Carrozze del Senato e lo spettacolo piromusicale in serata; il 4 Catania abbraccia la sua Patrona con la Messa dell’Aurora e la processione nel giro esterno ed il 5 febbraio la Festività di Sant’Agata, con il Pontificale di mattina e la processione nel giro interno dal pomeriggio. Si concluderà il 12 febbraio con l’ultima precessione della Patrona per l’Ottava. Assai importanti gli appuntamenti sociali, con l’Andos, le donne operate al seno di cui Agata è protettrice, gli eventi sul tema del femminicidio, il pranzo di solidarietà a Palazzo degli Elefanti ed iniziative organizzate dai club service della città. Tra gli appuntamenti culturali, con l’apertura del Municipio nelle domeniche di gennaio e con i tre poli culturali: il Palazzo della Cultura, con numerose iniziative dell’assessorato guidato da Barbara Mirabella ed un’attenzione ai ragazzi delle scuole catanesi; la Badia di Sant’Agata di padre Massimiliano Parisi, con mostre e concerti di cui anche con la prima assoluta di un inno del maestro Frisina; il Museo Diocesano sempre ricco di appuntamenti, diretto da Grazia Spampinato. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA