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PIEDIMONTE ETNEO

Sabrina e Samuel, madre e figlio morti insieme in un incidente: una vita in simbiosi sino alla fine

Il paese sconvolto per la tragedia avvenuta sulla Statale 120 in cui sono volati in cielo la “ragazza dal dolce sorriso” e il suo angelo 

Di Francesco Vasta |

«Sabrina, dal dolce sorriso, riposa in pace con il tuo amato Samuel». La tragedia della scorsa notte ha spezzato il cuore di molti, a Piedimonte Etneo e non solo. Dolore e sgomento nel passaparola in paese e sulle bacheche social, dove si susseguono messaggi affettuosi per le famiglie e qualche ricordo delle vittime, assieme a foto e video.

«Non ci sono parole, spesso la vita è ingiusta». Sabrina Pagano, 40enne, ha perso la vita nel rogo della sua utilitaria dove viaggiava con il figlio ventenne Samuele Cavallaro. Un’esistenza in simbiosi, racconta chi li conosceva bene, quella di madre e figlio che qualche difficoltà sul piano familiare l’avevano sperimentata, senza mai smarrirsi. Soprattutto lei, Sabrina, lavoratrice stagionale nelle strutture turistiche fra Giardini e Taormina, riusciva sempre a trasmettere positività e simpatia.

«Una disgrazia – dice un’amica – che ha strappato alla comunità una ragazza solare, sempre allegra e gentile con tutti. Nonostante la fine del suo matrimonio Sabrina non si era persa d’animo e aveva cresciuto da sola il figlio, fra sacrifici e tanto amore», racconta. Dopo qualche anno a Linguaglossa dopo le nozze, Sabrina era tornata a Piedimonte, dove risiede la sua famiglia straziata dal dolore, assieme al giovane Samuele. Stavano rientrando in paese, nella notte, quando l’impatto al bivio per San Gerardo, lungo la Statale 120 tra Linguaglossa e appunto Piedimonte, ha spezzato le loro esistenze.

Un incidente violentissimo, su cui indagano Procura e carabinieri di Randazzo e su cui potrà forse dire qualcosa in più l’autopsia, ma anche il racconto del 25enne, anch’egli di Piedimonte Etneo, alla guida della Volkswagen Golf rimasta coinvolta assieme all’auto delle due vittime. Le sue condizioni sono sotto osservazione dei medici, ma le ferite riportate non metterebbero in pericolo di vita il giovane.

Sulla dinamica dello scontro, qualcuno evidenzia la pericolosità di quel tratto di Ss 120 – un curvone in discesa, per chi proviene da Linguaglossa – su cui spesso si pigia un po’ troppo sull’acceleratore malgrado la presenza di un incrocio e la segnaletica che invita a rallentare l’andatura.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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