Catania
S. M. la Scala, Enrico resta disperso: recuperati solo borsello e cellulare
Acireale (Catania) – Uno strazio senza fine, che si sta consumando lungo il molo di Santa Maria La Scala, dove da domenica pomeriggio non c’è più pace per le famiglie di Margherita Quattrocchi, 21 anni, Lorenzo D’Agata, 27 anni, ed Enrico Cordella, 22 anni, i tre giovani travolti e uccisi da una violenta mareggiata. Per i congiunti di Margherita e Lorenzo, c’è almeno il conforto di poter piangere sui feretri dei due ragazzi, i cui corpi sono stati recuperati nella giornata di ieri nello specchio d’acqua antistante il porticciolo della frazione marinara di Acireale. Per la famiglia di Enrico, la dilaniante attesa non è ancora finita. Di lui, acese come gli altri due amici, non c’è traccia; i sommozzatori del Comando Provinciale dei vigili del fuoco di Catania e quelli dei carabinieri, hanno recuperato il suo borsello e il suo cellulare, oltre al cofano della Fiat Panda all’interno della quale i tre giovani si trovavano quando sono stati trascinati in mare dalla potenza delle onde.
E mentre per due famiglie domani sarà giornata di funerale, quello di Margherita si terrà alle 10 in Cattedrale e quello di Lorenzo alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria degli Ammalati, per i genitori di Enrico sarà probabilmente un’altra giornata di attesa sempre su quel molo da cui non vogliono allontanarsi e dove stamattina hanno ricevuto la visita del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania Raffaele Covetti.
Le ricerche per il recupero del giovane, rimasto l’unico disperso di questa tragedia, riprenderanno non appena la luce del giorno consentirà ai sommozzatori di immergersi nuovamente. Oggi anche un elicottero della Guardia Costiera ha partecipato alle ricerche ispezionando la costa da Siracusa a Messina, senza purtroppo avvistare nulla.
Domani ad Acireale, su decisione del Comune, sarà lutto cittadino. «Preso atto della profonda e straordinaria emozione suscitata in tutta la comunità cittadina dal tragico evento accorso ai tre giovani – si legge nella determinazione del sindaco di Acireale, Stefano Alì pubblicata sul sito del Comune -, è opportuno e doveroso, quale segno di vicinanza alle famiglie, proclamare il lutto cittadino al fine di consentire iniziative di riflessione o di partecipazione alle cerimonie funebri». Domani sarà «osservato un minuto di silenzio nelle scuole e negli uffici pubblici» e ci sarà «un momento commemorativo cui parteciperanno le istituzioni, associazioni e la comunità cittadina» a Santa Maria la Scala. Sempre nella frazione acese, in serata anche una fiaccolata organizzata da don Mazzoni, parroco della chiesa.
Il lutto per la morte dei tre giovani sta sollevando diverse polemiche sull’opportunità di proseguire o meno le manifestazioni del Carnevale di Acireale, tra i più seguiti in Sicilia. La stessa famiglia Cordella avrebbe manifestato il suo dissenso sulla prosecuzione della festa carnascialesca in un contesto di sgomento come quello in cui i parenti delle vittime stanno vivendo. Sulla questione interviene ancora il primo cittadino: «Non avremmo potuto immaginare di vivere una situazione così dolorosa, questi giorni sono di profonda tristezza, ma il Carnevale è un patrimonio di tutti, non soltanto della comunità di Acireale, è un evento pubblico che utilizzeremo per ricordare con sensibilità e partecipazione tre ragazzi che non ci sono più e raccomandare ai giovani la massima attenzione e il rispetto per la vita». Il sindaco e il presidente della Fondazione Carnevale di Acireale, Orazio Fazzio hanno dunque confermato che si svolgeranno le iniziative previste giovedì e venerdì. La Fondazione nei prossimi giorni, apporrà sul luogo della scomparsa una targa «che sia di ricordo e di monito», ha sottolineato il presidente Fazzio. Gli organizzatori auspicano che in «queste due giornate vorremmo che si registrasse una massiccia e corale partecipazione di affetto per le famiglie di Margherita, Enrico e Lorenzo, che stanno vivendo un dolore straziante».