S. Barbara, la protettrice dei pompieri e dei marinai celebrata in cattedrale a Catania

Di Redazione / 04 Dicembre 2020

Catania – Oggi, nel giorno in cui viene ricordato il Dies Natalis del martirio, nella Basilica Cattedrale di Catania, si è svolta la funzione religiosa in onore di Santa Barbara patrona della Marina Militare, del Corpo dei Vigili del Fuoco, del Genio e dell’Artiglieria. Quest’anno la concelebrazione eucaristica officiata da S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Gristina, a differenza della usuale e solenne forma commemorativa, si è svolta nel rispetto delle disposizioni in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica, secondo il protocollo sottoscritto dal Governo con la Conferenza Episcopale Italiana.

Il sobrio e rispettoso rito liturgico tenuto “in forma statica”, ha visto coinvolti un ristretto numero di Autorità militari e civili, con la partecipazione di poche rappresentanze di uomini e donne appartenenti ai Comandi etnei della Marina Militare e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, nonché delle locali Associazioni Nazionale Marinai d’Italia e del Corpo dei Vigili del Fuoco. Al termine della celebrazione il Comandante del Presidio Militare di Catania Contrammiraglio Giancarlo RUSSO, congiuntamente al Comandante Provinciale dei VV.F. di Catania Ing. Giuseppe VERME ha rivolto un sentito ringraziato all’arcivescovo metropolita, ricordando in particolare tutti i Marinai ed i Vigili del Fuoco, che ogni giorno, anche con l’estremo sacrificio, mettono a servizio della collettività la propria opera, e le loro famiglie, non mancando di ricordare Aurelio Visalli, sottufficiale che ha recentemente perso la vita nel tentativo di salvare due giovani dalla forza del mare.

Particolarmente toccante è stato il momento delle letture delle preghiere del “Marinaio” e dei “Vigili del Fuoco” che hanno suscitato in tutti i presenti una significativa emozione. La rievocazione della Santa Barbara risale al 1951, quando Papa PIO XII proclamò solennemente a Celeste Patrona degli uomini della Marina Militare e quanti operano per essa, nel trovarsi con le comuni origini e valori. La Santa Barbara è la Santa che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non c’è alcun via di scampo e per questo è stata eletta patrona dei Vigili del Fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano “in pericolo di morte improvvisa”. Per tale ragione, dopo l’invenzione della polvere da sparo, ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla Vergine di Nicodemia, da sempre, porta affisso alle pareti una iconografia della Santa “perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri”, che si chiamano appunto “Santabarbara”.

Il quattro del mese di dicembre del 288 D.C, regnante Massimiliano Imperatore, Barbara di Nicodemia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomita fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro, che fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza possibilità di redimersi.

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