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Rottamazione cartelle esattoriali a Catania: vademecum su come agire

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Nella tarda nottata di ieri il Consiglio comunale, all’unanimità dei presenti, ha approvato con 32 voti la delibera sulla rottamazione delle cartelle comunali che oltre un mese fa era saltata per mancanza del numero legale, causato proprio dai consiglieri di maggioranza. Adesso per il cittadino sarà possibile usufruire della legge che consente sgravi delle sanzioni e delle spese. Ma vediamo come si dovrà agire per usufruire dello sgravio. Secondo quanto previsto in delibera bisognerà stare molto attenti. Se le cartelle comunali a cui si fa riferimento sono antecedenti al 2010 e sono state recapitate da Riscossione Sicilia allora bisognerà fare entro il 31 marzo una richiesta di sgravio a Riscossione. Nel caso in cui, invece, le cartelle siano successive al 2010, per sanzioni codice strada, Tari, Imu… e quindi cartelle che sono in mano all’agenzia «Ati engineering», che è l’agente che fa le ingiunzioni di pagamento per il Comune, in quel caso la domanda va presentata entro il 2 maggio all’agenzia. La procedura agevolata sarà possibile compilando alcuni moduli che verranno predisposti dagli uffici comunali e si troveranno sul sito dell’agenzia di riscossione Ati engineering. I moduli occorrenti dovrebbero essere pronti entro la prossima settimana.

L’assessore al Bilancio, Salvo Andò ha aggiunto che «l’apposita istanza dovrà contenere tutti i dati delle cartelle che si intendono rottamare. Entro 45 giorni dalla domanda il concessionario comunicherà l’accoglimento o il rigetto dell’istanza. Qualora l’istanza venga accolta entro il 30 giugno il concessionario comunicherà ai debitori l’ammontare complessivo delle somme dovute». L’assessore ha aggiunto che per venire incontro ai cittadini e per evitare lunghe file agli sportelli per chiarimenti si sta valutando la possibilità di poter dotare tutte le circoscrizioni di appositi sportelli informativi per fornire ogni tipo di spiegazione su come agire.

Per quanto riguarda l’iter seguito in Aula per giungere all’approvazione lo stesso assessore Andò prima di procedere alla votazione ha illustrato ai consiglieri la nuova delibera alla presenza degli assessori Rosario D’Agata, Salvo Di Salvo, Nuccio Lombardo.

L’iniziativa era stata auspicata dal Consiglio con un ordine del giorno approvato nel gennaio scorso, primo firmatario Agatino Lanzafame, per consentire ai cittadini, in linea con quanto previsto a livello nazionale dal governo, di rottamare le cartelle relative ai tributi e alle altre entrate comunali, quali le sanzioni della Polizia municipale, e di pagare esclusivamente le somme dovute al Comune senza sanzioni e interessi moratori, con la rateizzazione degli importi senza oneri aggiuntivi. «E’ un atto molto atteso dalla città e il primo che firmo come assessore – aveva detto prima del voto Andò –. E’ frutto della sensibilità mostrata dal Consiglio e del lavoro svolto dal sindaco Bianco, anche come presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, per ottenere dal Governo la proroga dei termini per l’approvazione al 31 marzo». «La rottamazione – aveva spiegato l’Assessore – dà la possibilità al contribuente di onorare il proprio debito tributario sgravato delle sanzioni e di rateizzare il pagamento in cinque fasi entro il settembre 2018. Ciò permetterà di coniugare l’esigenza del contribuente con quella del Comune, che avrà un recupero nel rapporto tra accertato ed incassato, e di fornire inoltre una risposta all’Organo di controllo riguardo alla capacità di riscossione dell’ente. Per dare un’idea dei numeri – ha spiegato l’assessore – si parla di un carico tributario che distinguiamo tra le ingiunzioni di pagamento, che sono quelle disposte dall’Ati, per un ammontare di 177 milioni circa, e le cartelle esattoriali ex Serit che sfiorano i 200 milioni. Le minori entrate per le mancate sanzioni ammontano più o meno al 20 per cento, circa 51 milioni: ma questo non deve allarmare perché è evidente che il maggior introito di cassa significherà per l’Ente un grande vantaggio anche per i minori costi in termini di anticipazioni».

La delibera è passata con tre emendamenti fatti propri dall’amministrazione: il primo a firma del consigliere Giuseppe Castiglione, il secondo presentato da Niccolò Notarbartolo, Agatino Lanzafame, Sebastiano Anastasi e Carmelo Coppolino e il terzo di Rosario Gelsomino. Nel corso della seduta, aperta dal vicepresidente Agatino Tringale, sono intervenuti i consiglieri Niccolò Notarbartolo, Sebastiano Anastasi, Manlio Messina, Francesco Petrina, Giuseppe Musumeci, Michele Failla, Giuseppe Catalano, Giuseppe Castiglione, Ludovico Balsamo, Antonino Vullo, Sebastiano Arcidiacono, Agatino Lanzafame, Daniele Bottino, Erika Marco, Alessandro Porto, Carmelo Coppolino, Rosario Gelsomino, Ersilia Saverino, Giovanni Marletta.

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