Catania
Ritardi alla Motorizzazione civile di Catania, direttore: «Colpa dei tagli»
«I ritardi registrati nella fissazione degli esami per la patente di guida – dice l’ex assessore regionale al Turismo del governo Crocetta – creano inoltre enormi disagi alle autoscuole e ai cittadini. Ritardi e disservizi stanno generando allarme tra gli operatori del settore e gli utenti, con il conseguente blocco delle attività commerciali e di trasporto interessate e rischiano ancora una volta di infliggere un ulteriore colpo mortale all’immagine della pubblica amministrazione regionale. Per questo – conclude il parlamentare del Pd – vogliamo sapere quali provvedimenti urgenti il nuovo governo regionale abbia intenzione di adottare».
Com’è prassi, all’interpellanza dell’on. Barbagallo provvederà a rispondere l’assessore alle Infrastrutture e ai trasporti della giunta Musumeci nella sede deputata, il Parlamento regionale. Ciò nonostante, per cercare di chiarire punto per punto i rilievi legittimamente mossi dal deputato del Pd, abbiamo interpellato l’ing. Antonino Lutri, direttore della Motorizzazione civile di Catania. «In primo luogo – comincia Lutri – è il caso di sottolineare che le procedure amministrative e tecniche dei settori veicoli, conducenti e trasporto persone e merci sono normate e regolamentate dal Codice della strada e dalla normativa di settore (Regolamenti comunitari, Dpr, leggi, circolari, ecc.), nulla è lasciato alla discrezionalità di questo o quell’ufficio e, men che meno, di questo o quel dirigente. Ma veniamo ai disservizi o presunti tali. È indubbio che negli ultimi dieci anni l’Amministrazione regionale ha pensato a sfoltire l’organico, in particolare il comparto, facendo drasticamente diminuire il personale in fascia “C” e “D” e riempito, con le stabilizzazioni degli ex LSU e quant’altro, gli uffici di personale in fascia “A” e “B”, essenzialmente operai; ciò non comporta particolari refluenze negli uffici che non hanno “pubblico”, ma ha determinato la carenza di esaminatori e operatori tecnici negli uffici della motorizzazione. Da ultimo, con il cosiddetto decreto presidenziale di riordino delle strutture amministrative della Regione, nel giugno 2016 i nostri uffici sono stati ulteriormente penalizzati rispetto ad altri attraverso l’irrazionale soppressione di unità operative e la riduzione delle risorse per le postazioni dirigenziali e del comparto.
«In poche parole oggi – continua Lutri – per un dipendente dell’amministrazione regionale, non me ne vogliano i colleghi, è più conveniente lavorare in uffici quali quelli del Genio civile, Soprintendenza, Protezione civile, poiché lì paradossalmente si guadagna di più e si lavora meno. Purtuttavia oggi i nostri uffici continuano a erogare servizi praticamente in tempo reale». In ordine ai presunti disservizi nelle immatricolazioni, puntualizza il direttore, «posso garantire che la notizia è destituita di ogni fondamento, poiché dal lontano 2000 le immatricolazioni sono state esternalizzate dal ministero delle Infrastrutture e vengono fatte dalle agenzie. Ben altra cosa sono le nazionalizzazioni (233 pratiche istruite nel solo mese di dicembre), ovvero l’immatricolazione in Italia di veicoli già circolanti all’estero: l’ufficio deve effettuare controlli volti a verificare che il veicolo non sia stato oggetto di furto all’estero, che la documentazione doganale, se extracomunitario, e la verifica degli assolvimenti degli obblighi Iva siano avvenute, che i chilometraggi non siano stati alterati fraudolentemente. Tutte questioni molto, molto delicate. È qui che qualche operatore del settore storce il naso, perché l’ufficio, pur con le limitate risorse, sta vigilando e in particolare sta provando a contrastare fenomeni di elusione ed evasione».
Per quanto concerne le revisioni e i collaudi dei veicoli pesanti, dice Lutri, «il nostro ufficio a dicembre ne ha fatti 3.000. Per gli esami di teoria (2.100 a dicembre) e guida (2.090 sempre a dicembre) per il conseguimento delle patenti di guida, siamo l’unico ufficio su tutto il territorio nazionale che non ha sospeso le attività nel periodo festivo. Il personale sta lavorando anche il sabato (il personale regionale ha l’orario di lavoro articolato su 5 giorni a settimana), ha lavorato il 23 e il 30 dicembre. Cosa possiamo chiedere di più? Gli operatori che lamentano disservizi conoscono molto bene la realtà dei fatti, tuttavia alcuni, in buona fede, altri magari tentando di pescare nel torbido, cercano di ottenere per lo meno l’allargamento delle maglie dei controlli».
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