Catania
Rischio sismico e prevenzione: quali sono a Catania le 63 aree d’attesa
Catania – Convivere con il rischio, cosa non facile ma necessaria in un territorio per sua natura così esposto all’eventualità di una scossa sismica, anche di forte intensità, se consideriamo l’ultimo disastroso terremoto del Val di Noto del 1693, 324 anni fa, e il dato storico scientifico che porta a temere un “evento di ritorno” in uno spazio temporale compreso fra i trecento e i cinquecento anni dall’ultimo episodio.
Nessun allarmismo, che non servirebbe a nulla, ma tanto da fare quello sì, al di là del grande tema della scarsa sicurezza del nostro patrimonio edilizio, sul piano della prevenzione, della logistica e della sensibilizzazione, aspetti su cui l’Ufficio comunale di Protezione civile è stato impegnato, in quest’ultima fase, per l’aggiornamento delle aree di raccolta per i cittadini nell’immediatezza della scossa, che sono 63 (in funzione anche anche delle Municipalità passate da dieci a sei), delle aree di ricovero dove sistemare tende e roulotte, che sono 42, e delle aree di ammassamento per soccorritori e mezzi pesanti, individuate in cinque siti collegati alla viabilità extraurbana, dalla zona sud a quella nord della città. Temi cruciali su cui l’informazione non è mai troppa, anche perché le vie d’accesso a queste aree non sempre sono agevoli e vanno garantite, e anche su questo aspetto c’è molto da fare.
«Si tratta di una rivisitazione che abbiamo effettuato in base all’idoneità delle aree, che sono state rinominate, dotate di localizzazione gps, classificate in base alla disponibilità o meno di energia elettrica e acqua – spiega il responsabile dell’Ufficio di Protezione civile comunale, Marco Romano – con l’obiettivo di renderle fruibili e accessibili, sia attraverso tabelle ben visibili che con un aggiornamento del sito, a cui stiamo lavorando, per renderlo non solo dimostrativo ma operativo in caso di emergenza. Voglio ricordare l’importanza della sensibilizzazione a cominciare dalle scuole, il valore della nostra rete di volontariato e di iniziative quale “Io non rischio”, sul rischio sismico e idrogeologico, che si svolgerà il prossimo 14 ottobre in piazza Università, e a cui Catania parteciperà con altre 27 città». «La cultura della prevenzione è alla base dell’impegno del nostro ufficio di Protezione civile – dice l’assessore Michele Giorgianni – e su questa strada è necessario proseguire».
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