Catania
Rifiuti, lotto “centro”: dal 1° maggio servizio al consorzio Gema.
Deserta gara per il trasporto all’estero
La situazione si è complicata ulteriormente, rispetto allo scenario già grave per l’aumento dei costi della discarica (240 euro a tonnellata) emerso nella seduta straordinaria del Consiglio comunale di lunedì scorso, perché è andata deserta la gara della Srr per il trasporto dei rifiuti all’estero, ed è cresciuta l’urgenza di rimuovere le migliaia di cassonetti “residui”, cosa peraltro non così semplice.
Così il Comune e la Srr hanno accelerato il confronto già avviato con un obiettivo che a questo punto diventa prioritario per mezza città (con ricadute per differenziata, criticità e costi dell’intera Catania) ovvero per il lotto “centro”: procedere dal prossimo primo maggio con il cambio del servizio e il nuovo appalto aggiudicato con procedura negoziata al consorzio Gema di Pagani, considerato che l’ordinanza sindacale che dispone la raccolta in prosecuzione all’uscente Dusty, della validità di sei mesi, scadrà il prossimo 30 aprile, e prevede peraltro meno servizi rispetto al vecchio capitolato.
Insomma c’è da cambiare pagina e sanare al più presto la vecchia e nefasta “spaccatura” del precedente appalto che ha diviso la città tra cassonetti e porta a porta, il Comune lo ha chiesto espressamente alla Srr (che peraltro è sulla stessa linea mirata ad abbreviare i tempi), perché dal 30 aprile cesserà la sua competenza sul servizio, e l’appalto settennale sarà nei tre lotti “uniformato” e gestito dalla società di regolamentazione dei rifiuti.
L’obiettivo più urgente è allineare al più presto le modeste percentuali del lotto centro al buon avvio del porta a porta nei lotti “nord” e “sud”, rimuovendo gradualmente le migliaia di cassonetti che tra microdiscariche e infrazioni “alzano” indifferenziata e costi, che restano a Picanello, a San Cristoforo e a ovest della via Etnea fino a Nesima.
Una “transizione” piuttosto delicata, coincidente con un cambio del servizio e del sistema di raccolta in una fase critica, aspettando il reclamato sostegno della Regione, mentre intanto non c’è più un giorno da perdere, né una tonnellata extra di indifferenziata da spedire alla discarica già satura di Lentini per essere trattata e trasportata in altri impianti della Sicilia a loro volta sull’orlo del tutto esaurito, meno che mai adesso, dopo che la gara della Srr per inviare all’estero la spazzatura a oltre 300 euro a tonnellata è andata deserta.
«Cercheremo di adeguare nei tempi più brevi il lotto centro agli altri due già avviati col nuovo appalto – ribadisce il presidente della Srr Francesco Laudani – con risultati di differenziata che ci hanno consentito un risparmio importante per il Comune, mensilmente circa un milione di euro di minore costo in discarica, raffrontando i risultati dei quantitativi del 2021 col 2020 abbiamo circa 140 tonnellate al giorno di indifferenziata in meno, ma a fronte di questo il prezzo è aumentato a dismisura». Nel suo intervento in Consiglio Laudani aveva anche anticipato che si cercherà di ridurre rispetto agli altri due lotti i tempi di consegna dei mastelli ai cittadini. «L’obiettivo è il primo maggio – ripete l’assessore all’Ecologia Barresi – evitando che si ripetano i problemi del cambio del servizio a San Giovanni Galermo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA